Lucca, coppia morta in casa: le ipotesi degli investigatori. Trovate confezioni di psicofarmaci

8 Mar 2023 20:50 - di Emanuele Valci
coppia morta in casa

Resta ancora avvolto nel mistero la tragica vicenda della coppia morta in casa alla periferia di Lucca. Ma si stanno concretizzando le prime ipotesi. Innanzitutto sembra esserci  una prima certezza, quella cioè di escludere le ipotesi dell’omicidio e dell’intossicazione da monossido di carbonio. Tra gli investigatori infatti sta prendendo corpo la pista del doppio suicidio o dell’omicidio suicidio. Ma non c’è ancora conferma perché le due ipotesi potranno essere suffragate solo dopo l’autopsia e gli esami tossicologici disposti dalla Procura.

Coppia morta in casa, l’allarme della figlia della donna

La donna si chiamava Antonella Novelli, 60 anni appena compiuti e abitava da qualche tempo in appartamento in via del Brennero Nord, con il compagno Stefano Marchesi, 63enne, nato a Milano, ma di fatto lucchese. È stata la figlia della donna a dare l’allarme intorno alle ore 19 di martedì 7 marzo, visto che la madre da domenica non rispondeva neppure al telefono. Ha trovato lei in cucina e il compagno in camera da letto. Erano entrambi privi di vita.

Nell’appartamento le confezioni di psicofarmaci

È stato il ritrovamento di confezioni di psicofarmaci nell’appartamento a far ipotizzare agli investigatori dei carabinieri tra le ipotesi sulle cause del decesso un doppio suicidio oppure un omicidio-suicidio. Gli inquirenti hanno scartato, invece, l’eventuale intervento di terze persone per compiere un omicidio. Nessun segno di violenza visibile è stato riscontrato sui cadaveri. E nessun segno di effrazione è stato accertato sugli infissi dell’abitazione. Peraltro, la porta di casa era chiusa dall’interno e la figlia è potuta entrare grazie a un paio di doppie chiavi.

Il cane stava bene, niente monossido di carbonio

Esclusa anche l’ipotesi di un decesso causato dal monossido di carbonio. Nell’abitazione c’era il cane che stava bene, segno che non c’era nessun odore venefico nell’aria. Le indagini sono condotte dai carabinieri e coordinate dal pubblico ministero Elena Leone.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *