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“Macron dittatore”, la Francia esplode. Parigi paralizzata, occupato l’aeroporto Charles de Gaulle

Cronaca - di Redazione - 23 Marzo 2023 - AGGIORNATO 24 Marzo 2023 alle 10:14

La riforma delle pensioni sta infiammando la Francia. I lavoratori francesi hanno bloccato l’accesso a un terminal dell‘aeroporto Charles de Gaulle di Parigi nel corso delle proteste nazionali per l’innalzamento dell’età pensionabile. Interrotti anche i servizi ferroviari. Anche alcune scuole sono state chiuse, mentre i rifiuti si accumulano per le strade, a causa dello sciopero dei netturbini. E la produzione di elettricità è stata tagliata. I sindacati continuano intanto a fare pressioni sul governo affinché ritiri la legge che ritarda il pensionamento di due anni, a 64 anni. L’atmosfera è quella delle giornate cruciali, la mobilitazione di oggi è considerata un bivio dopo le dichiarazioni in tv – ieri – di Emmanuel Macron, che ha ribadito di voler andare fino in fondo con la riforma escludendo il “ritiro” della legge che deve essere ancora promulgata.

Tensioni e scontri a Parigi, Marsiglia, Nantes e Rennes

Le proteste stanno registrando un’escalation. “Macron dittatore” è uno degli slogan ripetuti.Una mobilitazione storica, con centinaia di migliaia di persone che sfilano nella capitale per tutto il pomeriggio, sui boulevards che vanno da Bastille all’Opéra. È la nona giornata di protesta in tre mesi contro la riforma delle pensioni e anche se non ci sono ancora calcoli ufficiali, secondo una prima stima dei sindacati solo nella capitale hanno risposto all’appello 800mila persone, record da gennaio, quando è cominciata la contestazione contro il governo che ha deciso di allungare da 62 a 64 anni l’età pensionabile. Lo sciopero dei ferrovieri sta paralizzando il paese.  Finora circa il 25% ha aderito alla protesta indetta per il nono giorno di mobilitazione nazionale contro la riforma delle pensioni. Secondo una fonte sindacale, circa il 15% dei ferrovieri dovrebbe incrociare le braccia anche domani venerdì 24 marzo.”Andremo avanti fino al ritiro della riforma”, “Macron vattene”, gridavano alcuni fra le centinaia di sindacalisti e lavoratori in sciopero che hanno camminato sui binari a Gare de Lyon per impedire la circolazione dei treni.

A Parigi chiusi i principali siti turistici

A causa dello sciopero dei controllori aerei, la Direzione generale dell’aviazione civile francese (Dgac) ha chiesto alle compagnie di annullare oggi il 30% dei voli a Paris-Orly e il 20% in altri aeroporti. Marseille-Provence, Toulouse-Blagnac e Lyon-Saint-Exupéry sono coinvolti nella misura di un volo su 5 in arrivo o in partenza. La Dgac ha chiesto inoltre alle compagnie aeree di ridurre i loro programmi di voli per domani e sabato: precisamente il 30% dei voli su Paris-Orly e il 20% su Marseille-Provence, Bordeaux e Lyon per domani. Sabato la richiesta riguarda il 15% per Paris-Orly e il 20% su Marseille-Provence, Bordeaux e Lyon.  La tensione a Parigi è crescente. Al punto che per la nuova giornata di mobilitazione contro la riforma delle pensioni in Francia, restano chiusi numerosi siti turistici a Parigi e dintorni: tra cui la Torre Eiffel, il castello di Versailles e l’Arco di Trionfo. Annullate le visite notturne al Museo d’Orsay, mentre il Louvre resterà aperto fino alle 18.

“Macron ha gettato benzina sul fuoco”

Emmanuel Macron ha “gettato una tanica di benzina sul fuoco”, ha detto il sindacalista francese Philippe Martinez, segretario generale della Cgt, a margine della manifestazione di Parigi. Il riferimento è all’intervista rilasciata da Macron a Tf1 e France 2, seguita da 10 milioni di persone. “Quando c’è un conflitto di questo tipo, il ruolo del presidente della Repubblica è quello di calmare il gioco. Lui ha gettato una tanica di benzina sul fuoco”, ha ribadito Martinez al Tgcom.

Previsti tra i 600mila e gli 800mila manifestanti in diverse città

La manifestazione è imponente e tocca tutto il Paese.  Cortei a Marsiglia, Lione e Nantes: sono oltre 250 le marce in programma in Francia. Le forze di sicurezza francesi si aspettano tra i 600mila e gli 800mila manifestanti nelle piazze delle diverse città del paese. Il corteo parigino della manifestazione intersindacale è partito da Place de la Bastille per raggiungere l’Opéra. L’intelligence nella capitale ha anticipato una partecipazione di 40-70mila manifestanti. Poco prima della partenza del corteo, Laurent Berger, il segretario generale della Cfdt, (Confederazione francese democratica del lavoro), uno dei più grandi sindacati nazionali francesi, ha lanciato un appello “al rispetto dei beni e delle persone, alla non-violenza”. Momenti di tensione si sono avuti a Rennes, dove la polizia ha fatto uso degli idranti contro gruppi di manifestanti: alcuni di essi sono vestiti di nero e hanno il volto coperto. Bidoni della spazzatura ed altri oggetti sono stati incendiati. Secondo la prefettura, più di 22mila persone si sono radunate per manifestare nel capoluogo bretone.

Sono almeno 21 gli arresti compiuti finora a Parigi dalle forze dell’ordine durante i disordini e gli scontri a margine della manifestazione di protesta contro la riforma delle pensioni. Le forze dell’ordine hanno separato i partecipanti alla manifestazione sindacale dagli elementi più violenti presenti in testa al corteo. Secondo la prefettura, circa “un migliaio” di “elementi radicali”, vestiti di nero e con il volto coperto, sono presenti nel corteo.

Re Carlo III atteso domenica

La confederazione sindacale Cgt parla di 280mila manifestanti nelle strade di Marsiglia, il doppio rispetto al 15 marzo, quando 160mila persone sono scesi in piazza, secondo i sindacati, 7mila secondo la polizia. In questo clima si attende la visita di Re Carlo III. Ci sarà la premier francese Elisabeth Borne ad accogliere il re d’Inghilterra al suo arrivo all’aeroporto di Orly domenica sera. Il sovrano britannico sarà in visita di stato fino a mercoledì.

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di Redazione - 23 Marzo 2023