Meloni contestata per il karaoke, ma la sinistra dimentica quando difendeva Sanna Marin in discoteca

13 Mar 2023 19:13 - di Guido Liberati
Meloni, Sanna Marin

«Quelli che stanno attaccando Giorgia Meloni per l’inopportunità di aver cantato a una festa di compleanno all’indomani di una tragedia in mare sono gli stessi – esattamente gli stessi – che difendevano il diritto della premier finlandese Sanna Marin a ballare, bere e cantare ad una festa privata mentre sul suo Paese soffiavano venti di guerra. Direi che la polemica può finire qui». Lo scrive su Facebook il politologo Alessandro Campi ricordando la solita doppia morale della sinistra.
Una contraddizione che rimbalza anche sui Social, con tweet dedicati a trasmissioni come quella di Myrta Merlino su La7, che ha stigmatizzato la festa di compleanno di Salvini. «Quindi Sanna Marin che temeva un’invasione poteva partecipare ad una festa e Salvini non doveva festeggiare i 50anni? Davvero?», scrive un utente.

Per chi non lo ricordasse, Sanna Marin era finita nell’occhio del ciclone ad agosto, quando un video la mostrava mentre «passava la serata con gli amici, festeggiando in maniera chiassosa, ballando e cantando», come lei stessa aveva dichiarato. La prima ministra, la più giovane al mondo a ricoprire questa carica nel 2019, era stata accusata di aver assunto sostanze stupefacenti. Sanna Marin si era sottoposta a un test che non ne aveva rilevato tracce.

«Sono umana. E anche io mi cerco gioia, luce e divertimento sotto queste nuvole scure», aveva dichiarato la premier commentando il video. In favore di Marin si erano schierate donne da ogni parte del mondo. Tra cui anche Hillary Clinton e Alexandria Ocasio Cortez, che l’avevano invitata a «continuare a ballare». La Finlandia in quei giorni attraversava un momento drammatico con la Russia sempre più minacciosa e il Paese diviso sull’ingresso nella Nato. Non c’era stata una tragedia di Cutro, ma il Paese stava vivendo un incubo e una situazione che politicamente non viveva dalla seconda guerra mondiale. Partecipare a un party in quel periodo, letto dal punto di vista dei cittadini finlandesi, non era la cosa migliore che potesse fare un capo di governo. Eppure, i commenti dei nostri giornali erano improntati sostanzialmente sullo stesso tenore.

«La verità è che una donna, in vista o meno, che balli e si diverta, libera e vincente, è ancora e semplicemente intollerabile», chiosava il Foglio in un apologetico articolo dedicato alla premier finlandese. Valeva per Sanna Marin perché non deve valere per Giorgia Meloni?

Commenti

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  • Silvia Toresi 14 Marzo 2023

    La sinistra, la solita, due pesi e due misure.

  • fabio dominicini 14 Marzo 2023

    Mi permetto correggerVi: la sinistra non ha una doppia morale !
    E’ IMMORALE !