Migranti, sbarchi senza tregua: oltre 4000 arrivi in 4 giorni. E la Guardia costiera chiede aiuto alla Marina

11 Mar 2023 8:46 - di Martino Della Costa
Migranti

Migranti, salvataggi, soccorsi e sbarchi si susseguono senza sosta. In quasi 500 nella notte a Crotone. In 24 ore soccorsi in mare 1.300 tra donne, uomini e bambini. La Guardia costiera chiede supporto dalla Marina Militare. E a Lampedusa l’hotspot è allo stremo. E intanto, questa mattina a Catania dovrebbero sbarcare altri 200 migranti soccorsi in mare. Questi ultimi saranno ospitati nell’ex hub vaccinale di San Giuseppe La Rena messo a disposizione del Comune.

Migranti, l’emergenza continua: l’ingente mobilitazione di uomini e mezzi

Una cronaca degli arrivi che si aggiorna di ora in ora e che sta richiedendo l’intervento di ingenti mezzi di recupero, assistenza e scorta gli uomini della Guardia costiera, della Marina Militare, Aeronautica militare, della Guardia di Finanza e delle forze dell’ordine tutte, impegnate ad attivare una macchina dell’accoglienza attiva h24 soprattutto nell’area Sar Italiana, a sud ovest della Sicilia orientale e a sud ovest del Mar Ionio. L’ultima operazione si è conclusa verso mezzanotte e mezza nel porto di Crotone, quando a bordo di diverse imbarcazioni della Guardia costiera e di un rimorchiatore sono arrivati i circa 500 migranti soccorsi nello Ionio dalle motovedette della Capitaneria di porto. Le operazioni di sbarco sono iniziate solo dopo l’una di notte. Al porto in moto la macchina organizzativa con ambulanze e mezzi di soccorso della Croce rossa, con i sanitari pronti a fornire la prima assistenza.

Migranti, in 500 arrivati nelle notte a Crotone

«Non è stato possibile effettuare il trasbordo dei migranti sulle unità della Guardia costiera a causa delle condizioni meteomarine avverse», ecco perché il peschereccio con circa 500 persone a bordo ha fatto ingresso «nel porto di Crotone con l’ausilio di un rimorchiatore», hanno fatto sapere gli uomini del Corpo delle Capitanerie di porto. Aggiungendo: «Le unità della Guardia costiera sono in assistenza». I profughi si trovavano a bordo di un peschereccio di 20 metri che era stato intercettato nel pomeriggio. L’imbarcazione, in pessime condizioni, è stata “scortata” fino a due miglia da Capocolonna, e poi è stata affiancata dal rimorchiatore Alessandro Secondo di Crotone. Così il peschereccio è riuscito ad arrivare al porto in sicurezza. «È andato tutto bene», ha raccontato infatti all’Adnkronos un marinaio sul rimorchiatore. «Il mare era agitato ma ci siamo avvicinati all’imbarcazione e l’abbiamo affiancata fino ad arrivare qui al porto».

Tra soccorsi e sbarchi, mobilitate forze della Guardia costiera, Marina Militare, Aeronautica militare e Gdf

A bordo c’erano soprattutto uomini e tanti minori, provenienti prevalentemente dall’Afghanistan. Migranti e profughi che sono stati portati all’alba al Cara di Isola di Capo Rizzuto. Inoltre, sempre la Guardia costiera è impegnata in altri eventi Sar, che hanno visto l’intervento di diversi mezzi aeronavali che operano sotto il coordinamento della Guardia Costiera italiana. In particolare, la nave Dattilo della Guardia costiera sta coordinando in zona il complesso dispositivo navale composto da 6 motovedette Sar Guardia Costiera classe 300. Due pattugliatori della Guardia di Finanza. E una nave della Marina Militare. A supporto delle attività in mare, in sorvolo un aereo ATR 42 della Guardia Costiera italiana, ed un assetto aereo frontex islandese.

Un impegno colossale nell’area Sar Italiana, a sud ovest della Sicilia orientale e a sud ovest del Mar Ionio

Lo dicevamo in apertura: negli ultimi giorni gli sbarchi di migranti si sono susseguiti senza tregua. A Lampedusa sono sbarcati più di 3.300 migranti in meno di 72 ore, con un imponente dispositivo di soccorso attivato per salvare oltre un migliaio di migranti in difficoltà nel mare Jonio. Non solo. Per dare supporto alla Guardia costiera nelle operazioni è intervenuta anche una nave della Marina militare. «La Guardia costiera in difficoltà nell’area Sar Italiana, a sud ovest della Sicilia orientale e a sud ovest del Mar Ionio, durante interventi di propria competenza – fanno sapere dal ministero della Difesa – ha chiesto supporto alla Marina militare. Pertanto, dal Lungotevere delle navi hanno disposto l’immediato intervento di Nave Sirio, già presente nell’area per le proprie attività operative, ad integrazione dei mezzi della Guardia Costiera attualmente impegnati sulla scena, luogo dell’azione».

Lampedusa sotto assedio: oltre 3.300 migranti arrivati in meno di 72 ore

Intanto, Lampedusa è sotto assedio: scoppia l’hotstpot, dove le presenze hanno raggiunto quota 2.900 a fronte di 400 posti. Da giorni, infatti, sono ripresi a pieno ritmo gli approdi. Sulla più grande delle Pelagie le motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia costiera fanno la spola dal Molo Favaloro. Una staffetta che non conosce soste, con decine di carrette del mare intercettate nelle acque antistanti l’isola. Dopo una tregua durata una decina di giorni, e legata alle cattive condizioni del mare, decine di barchini tentano la traversata in un Mediterraneo rimasto sguarnito di navi del soccorso civile. Appena 48 ore fa il record degli approdi a Lampedusa: 41 con 1.867 persone arrivate, quasi il quadruplo dei migranti giunti il giorno precedente, l’8 marzo, quando i barchini intercettati erano stati 13 con a bordo 470 naufraghi.

Migranti, centri al collasso, evacuazioni e trasferimenti: un’attività incessante

E se il centro scoppia, i trasferimenti procedono con difficoltà nonostante gli sforzi della Prefettura di Agrigento. La nave Galaxy ieri, a causa delle cattive condizioni del mare, infatti, non è attraccata a Lampedusa. Solo 112 migranti hanno lasciato l’isola, imbarcati sulla nave Diciotti, che aveva già tratto in salvo nella notte circa 500 persone da 19 carrette del mare in pericolo e sovraffollate. Questa mattina giungeranno a Reggio Calabria. In quattro, invece, hanno lasciato Lampedusa in elisoccorso alla volta di Palermo e Agrigento: un’evacuazione medica richiesta per tre donne incinte e un uomo ospiti dell’hotspot. Secondo quanto si apprende da fonti di governo, nella nottata appena trascorsa erano in programma trasferimenti di migranti con aerei dell’Aeronautica militare da Lampedusa per decongestionare gli hotspot al collasso. Sull’isola è inoltre al lavoro il personale della Protezione civile per fornire assistenza dopo gli ultimi arrivi.

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