“No alla violenza fascista”, censura su quella comunista: Repubblica ormai sembra la Pravda
Grande spazio, questa mattina, sui giornali di sinistra, alla manifestazione anti fascista che si svolgerà nel pomeriggio a Firenze a seguito della rissa di qualche giorno fa all’esterno di un liceo fiorentino, tra ragazzi di opposte fazioni. Nulla, o quasi, invece, sulle indagini a carico degli studenti dei Collettivi a carico degli esponenti di Azione studentesca, con otto giovani “compagni” indagati dalla Procura di Bologna anche grazie a un video che riprende le scene di violenza. “Repubblica”, in particolare, saluta il debutto della Schlein a Firenze con una paginata di giubilo, senza dedicare neanche un rigo ai fatti di Bologna. “No alla violenza fascista”, scrive “Repubblica”, ma su quella comunista non c’è spazio neanche per una breve. Magari due righe per dire che a Bologna, menare un ragazzo di destra, non è vero che non è reato…
“Repubblica” allarmata per la violenza fascista, ma solo per quella…
“La manifestazione antifascista quella che attraverserà le strade del centro storico oggi pomeriggio. Un corteo che riunirà non solo fiorentini, ma anche studenti, genitori, insegnanti e lavoratori da altre regioni: Lombardia, Piemonte, Lazio, Emilia. E poi numerosi volti della politica, con i capi di partito: dalla nuova segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein a Giuseppe Conte leader dell Movimento 5 Stelle….”, scrive “Repubblica” .
Eppure ieri tutte le agenzie hanno dato la notizia di otto giovani sono indagati dalla Procura di Bologna per un’aggressione, avvenuta il 19 maggio 2022 ai danni di un gruppo di studenti di Azione Universitaria. Le accuse contestate sono di lesioni personali aggravate e rapina.
Le minacce agli studenti fascisti
In particolare, come si legge nel capo di imputazione, contenuto nell’avviso di conclusione delle indagini, gli indagati “in concorso tra loro e con altri non tutti meglio identificati con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, rivolgendo minacce con frasi del tipo “tornate nelle fogne”, “siete morti”, “vi uccidiamo”, “ve ne dovete andare”, nonché per mezzo di violenza consistita in calci, spintoni, pugni e strattonamenti al fine di trame un ingiusto profitto si impossessavano delle bandiere e delle aste per bandiere detenute dagli esponenti del movimento studentesco ‘Azione Universitaria’. Uno degli aggressori in particolare si scagliava con violenza da tergo contro uno dei membri del movimento, sfilandogli così la bandiera che lo stesso portava alle spalle”. Cosine così, secondarie per “Repubblica” nazionale, nel giorno del “no alla violenza fascista…”.