Omicidio di Luca Attanasio, linea dura del Congo: chiesta la pena di morte per i sei imputati

8 Mar 2023 15:43 - di Robert Perdicchi

Il procuratore militare Bamusamba Kabamba ha chiesto la pena di morte per i sei uomini processati a Kinshasa da un tribunale militare per gli omicidi dell’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo, avvenuti nel febbraio 2021 nell’est del Paese. Come riporta il sito d’informazione locale ‘Actualité’, la pena di morte è spesso richiesta e comminata nella Repubblica Democratica del Congo nei casi di “sicurezza nazionale”, ma non viene applicata da 20 anni ed è sistematicamente commutata nell’ergastolo.

Il procuratore militare del Congo parla di “banda criminale”

“Le vittime sono state rapite, trascinate in profondità nella foresta prima di essere giustiziate”, ha affermato il procuratore militare nella sua requisitoria davanti al tribunale militare della guarnigione di Kinshasa-Gombe, situato all’interno della prigione militare di Ndolo. Cinque dei sei imputati sono attualmente detenuti, mentre un sesto è latitante ed è processato in contumacia. Tutti e sei sono accusati di “omicidio, associazione a delinquere, detenzione illegale di armi e munizioni da guerra”. Attanasio, Iacovacci ed il loro autista sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco dopo essere caduti in un’imboscata nei pressi del Parco nazionale di Virunga, nella provincia del Nord Kivu.

Durante le udienze, l’accusa ha presentato gli imputati come membri di una “banda criminale”, che inizialmente non intendevano uccidere l’ambasciatore, ma rapirlo e chiedere un milione di dollari per il suo rilascio. Gli imputati presenti, arrestati nel gennaio 2022, hanno negato i fatti durante tutto il processo. Sabato sono previste le arringhe della difesa e poi sarà emessa la sentenza.

L’omicidio di Luca Attanasio nel febbraio del 2021

Nativo di Saronno e originario di Limbiate, Luca Attanasio è stato ucciso il 22 febbraio del 2021 in un attentato durante una missione diplomatica. Nell’agguato morirono anche il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista, Mustapha Milambo. Da ottobre sono alla sbarra sei congolesi (il capo del commando è tuttora latitante) con accuse, a vario titolo, di omicidio, associazione a delinquere e detenzione illegale di armi e munizioni da guerra, l’imputazione che giustifica il ricorso al tribunale militare. Gli imputati hanno negato un loro coinvolgimento ritrattando iniziali ammissioni estorte, a loro dire, con la violenza.

Attanasio, 43 anni, era stato ferito a  morte da colpi di arma da fuoco in un’imboscata tesa da criminali a un convoglio del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Pam) con cui viaggiava ai margini del Parco nazionale dei Virunga, nella provincia di Kivu Nord, area ad alto rischio da tre decenni.

 

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