“Onore al compagno Tito”, grida in aula la consigliera comunale Pci. Sinistra toscana rossa di vergogna
Ha gridato “Onore al compagno Tito” nel pieno del consiglio comunale: molti compagni sono rimasti al muro di Berlino e alla nostalgia per l’Unione sovietica. Un esempio su tutti è dato dalla consigliera dell’Unione Empolese Valdelsa, e capogruppo Pci nel Consiglio comunale di Cerreto Guidi (Firenze) Susanna Rovai.
La consigliera Pci, che ha come foto profilo su Facebook la bandiera cubana e che condivide fiera il libretto rosso di Mao, ha fatto la sua intermerata nel corso di un dibattito nel Consiglio dell’Unione dell’Empolese Valdelsa, al momento del voto di una proposta che “chiedeva la revoca di titoli onorifici al leader jugoslavo Jozip Tito, reo di aver infoibato migliaia di italiani”. In fase di voto, la Rovai non solo ha espresso contrarietà alla mozione ma anche ha strillato un agghiacciante “Onore a Tito!”, ripreso dalle telecamere che registrano le sedute.
L’Unione degli Istriani chiede le dimissioni della consigliera comunale
“Un fatto ignobile – commenta Giampaolo Giannelli, coordinatore regionale Toscana Unione degli istriani – quello accaduto nell’ultimo consiglio dell’Unione dell’empolese valdelsa. Proprio mentre avveniva il dibattito su una proposta del consigliere Pilastri (Gruppo Misto) che ringraziamo, che chiedeva doverosamente la revoca di titoli onorifici al leader jugoslavo Jozip Tito, “reo di aver infoibato migliaia di italiani”, in fase di voto, Susanna Rovai, consigliera comunale a Cerreto Guidi e anche di Unione a Sinistra nell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa, profferiva un vergognoso “Onore a Tito”. Ora, è già grave che qualsiasi individuo dica una frase del genere. Ma che un inno a Tito, il massacratore di migliaia di italiani, venga da chi riveste un ruolo istituzionale, è di una gravità inaudita”.
“Ignoranza sui fatti avvenuti in passato e apologia di un assassino come Tito – prosegue Giannelli – mal si conciliano con chi rappresenta i cittadini in consiglio comunale e nell’Unione. Ci aspettiamo quindi una immediata e ferma condanna da parte delle istituzioni, tutte e a tutti i livelli, da parte della politica tutta, oltre che un provvedimento da parte del partito di appartenenza nei confronti di Rovai”. “La memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo e dei loro familiari – conclude – non può essere oltraggiata da chi è eletto nelle istituzioni. La logica conseguenza, a nostro avviso, della dichiarazione di Rovai, sarebbero le dimissioni immediate”.
“Onore al compagno Tito”: il Pci ribadisce la linea nostalgica
Dal canto suo, la Rovai non si pente affatto. Anzi, tramite la locale sezione del Pci rincara la dose, ricordando le parole scritte oltre 40 anni fa dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini nel suo messaggio di cordoglio. “Con la scomparsa del Presidente Tito l’umanità perde un combattente che tenacemente si è battuto per i principi di libertà e di giustizia”. «Noi la pensiamo come lui e, ricordandolo, non possiamo che ribadire: Onore al Compagno Tito», si legge tra l’altro nel farneticante comunicato. Compagni sempre più rossi, come se il muro di Berlino fosse ancora in piedi.
La teppaglia titina assassinava gli Italiani anche grazie ai collaborazionisti rinnegati come l’indegna consigliera in questione!
Onore al compagno Tito. La 7 tutti compresa Panella cosa dicono ? che il fatto non sussiste ? Pagliacci dell’informazione si nasce o si diventa ? questo è il problema.