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Mirella Gregori, Emanuela Orlandi

Orlandi e Gregori: sì della Camera alla Commissione. Pietro Orlandi: io preso in giro dal Vaticano

Politica - di Penelope Corrado - 23 Marzo 2023 - AGGIORNATO 23 Marzo 2023 alle 18:05

La Camera ha approvato all’unanimità, con 245 voti, l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori. Il provvedimento ora passa all’esame del Senato.

Montaruli: “FdI si assume le sue responsabilità come per David Rossi”

«Ieri con la commissione d’indagine sulla morte di David Rossi e oggi con quella della scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori facciamo una scelta politica di cui ci assumiamo la responsabilità di approfondire proprio questi casi tra i tanti in cui i cittadini attendono ancora verità e giustizia». Queste le parole del deputato di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, intervenendo in Aula sulla proposta di legge per istituire una commissione d’inchiesta.

«Stiamo individuando – prosegue Montaruli – un interesse pubblico superiore che è quello di capire in che modo il nostro Stato ha esercitato le proprie funzioni affinché quella verità venisse davvero consegnata e per impedire che situazioni similari si verifichino in futuro. È inopportuno quindi disquisire in questo contesto sull’uso delle commissioni d’indagine. Questo tema non può attenere un caso che attende luce da 40 anni ma deve essere eventualmente sollevato in altre sedi se si vuole».

Sulle scomparse di Orlandi e Gregori troppi depistaggi

«Queste tragiche vicende – commenta Paolo Trancassini di FdI – hanno sconvolto l’Italia segnandone la sua storia tra inchieste giudiziarie, giornalistiche, inquietanti ipotesi investigative e depistaggi. Auspico che l’istituzione di questa Commissione permettera’ di chiarire le molteplici anomalie emerse in questi lunghi 40 anni riuscendo finalmente a ricostruire la verita’ dei fatti e le responsabilità. Lo dobbiamo fare per la memoria di Emanuela e Mirella, per le loro famiglie e per tutta la nostra collettività».

Pietro Orlandi: “Spero nella Commissione, non mi fido più del Vaticano”

«Quella fiducia che avevo riposto nel Vaticano appena avevano annunciato l’apertura di un’inchiesta, sta sfumando. Dopo due mesi e mezzo non ci hanno ancora comunicato nulla», commenta all’Adnkronos Pietro Orlandi, fratello di Emanuela.

«Se si apre un’inchiesta vuol dire che si ha la voglia e la volontà di arrivare alla verità. E si dovrebbe quanto meno sentire il nostro avvocato, che da anni chiede un incontro perché abbiamo elementi importante che potrebbero portarci alla verità», spiega Pietro Orlandi.  «Da parte loro dovrebbe essere l’interesse primario chiamarci. Di chiederci quali sono questi elementi, invece niente. Mi hanno preso in giro. Io – conclude il fratello di Emanuela – in questo momento pongo molta più fiducia nella Commissione parlamentare perché ho visto la volontà a fare le cose perbene e mi auguro si prosegua così».

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di Penelope Corrado - 23 Marzo 2023