Ronzulli: non capeggio correnti e non farò scissioni. E la telefonata con Renzi è una bufala
Licia Ronzulli cerca di rassicurare elettori azzurri e osservatori sulle divisioni in Forza Italia. Non ha intenzione di fare correnti né scissioni, e la compattezza resta un valore fondante del partito. “Chiariamo – afferma – non c’è nessuna corrente. Leggo di correnti ronzulliane, di deputati e senatori vicini a me. Sono in questo partito da venti anni ed è ovvio che ci siano persone più o meno vicine, ma umanamente, non certo politicamente. La linea politica in Forza Italia è una sola e la dà il presidente Berlusconi. Parlare di correnti è stupido così come è stupido parlare di scissione. Chi conosce la politica sa che solo nell’unità si possono fare le cose. Forza Italia deve restare compatta. Stupisce e può stupire la tempistica e i modi”.
“Per quanto riguarda il mio collega Alessandro Cattaneo – continua Ronzulli – la linea a noi l’ha sempre data Berlusconi, sappiamo che Alessandro dovrà dare una grande mano alla riorganizzazione del partito. Io sono certa che saprà dare un grande impulso al partito e tornare a farlo crescere”. “Registro un sondaggio di questa mattina dove Forza Italia ha un trend in crescita e viene fotografata all’8,5%. Credo che essere arrivati così con un trend in crescita significa avere lavorato molto bene”.
Smentisce poi la telefonata con Matteo Renzi di cui oggi parla Repubblica. “Questa cosa di Renzi che mi ha chiamato l’ho letta come voi sui giornali, ma non mi risulta”. Ci può essere un dialogo? “Il dialogo c’è sempre, le aule parlamentari sono fatte apposta per il dialogo. Ma da lì ad avere un titolo come quello di stamattina, onestamente non capisco neanche da dove arrivi. Non c’è stata questa telefonata, non so”, ha dichiarato Ronzulli. “La telefonata non c’è stata – conclude – Poi per il resto vedremo”.
Per quanto riguarda il fatto che non è più coordinatrice in Lombardia, spiega che il clamore sarebbe ingiustificato. “Avevo chiesto al presidente Berlusconi già da un po’ di tempo di lasciare la guida della Lombardia perché fare il capogruppo in Senato deve essere un lavoro a tempo pieno. Riuscire a fare il coordinatore anche della Lombardia diventava difficile”.
“Il presidente mi ha chiesto di restare fino alla fine delle elezioni regionali e io le elezioni penso di averle vinte. Forza Italia ha tenuto in Lombardia e siamo riusciti a portare a casa quello che nessuno si aspettava. Penso di avere svolto il mio lavoro molto bene fino all’inizio della Giunta e a questo punto posso anche fare un passo indietro. Così mi concentro sul Senato”.