“Russkiy Parmesan” e altri alimenti italiani fasulli: Mosca dichiara guerra anche al Made in Italy
Con la guerra in Ucraina e l’embargo agli scambi commerciali si è diffusa in Russia una fiorente produzione di imitazioni del Made in Italy a tavola che hanno sostituito le esportazioni tricolori con un costo per il nostro Paese di 250 milioni di euro all’anno togliendo ai veri tesori agroalimentari del Belpaese fette di mercato nella patria di Putin.
È quanto emerge da una analisi della Coldiretti, diffusa in occasione dell’apertura del Cibus di Parma, al cui stand sono stati esposti i più incredibili casi di tarocchi nella mostra ‘L’attacco della Russia al cibo Made in Italy’. “Il decreto di embargo in vigore ha vietato l’esportazione in Russia – sottolinea la Coldiretti – di una importante lista di prodotti agroalimentari come frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia. Il risultato