“Speranza ordinava all’Iss di spaventare gli italiani”: dall’inchiesta di Bergamo nuove rivelazioni
Anche se non porteranno a chissà quale clamorosa verità giudiziaria, le carte della Procura di Bergamo svelano con chiarezza i rapporti tra il ministro della Salute, Roberto Speranza e l’Iss, l’organo che doveva indirizzare, ma che veniva indirizzato dal governo.
Ne dà notizia il quotidiano La Verità, che oggi in esclusiva pubblica le conversazioni nel pieno della pandemia.
Brusferro, presidente Iss e super esperto del Cts, chiede a Speranza cosa dire
«Il 6 aprile del 2020 il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, e il ministro Roberto Speranza stanno tenendo una delle loro frequentissime conversazioni. Già l’idea che il super esperto membro del Cts e il ministro si sentano per concordare la linea – scrive Francesco Borgonovo – è molto sgradevole, dato che dovrebbero muoversi in maniera indipendente, senza pressioni o influenze. Ma ancora più sconcertante è ciò che si dicono. Stanno iniziando a valutare l’idea di riaprire qualcosa, anche se il lockdown sarebbe finito soltanto un mese dopo. Il presidente dell’Iss invia a Speranza un documento che, a quanto si capisce, è tutto sommato ottimistico sull’andamento dell’epidemia. Poi gli scrive: «Ho appena finito tic con Inail e Merler. Riusciremo a fare un modello ancora più preciso sul tipo di attività industriale da aprire ed il suo possibile impatto. Non sarà pronta domani… perché appena esplorata ma nei prox giorni. Ti tengo informato, domani sera dopo incontro con voi ti aggiorno. Per domani presentiamo quello che già conosci».
Ed ecco la risposta di Speranza: «Domani tieniti sulle curve all’inizio. Poi vediamo domande. Due avvertimenti: 1) tutto quello che direte può finire fuori alla stampa. 2) se vogliamo mantenere misure restrittive conviene non dare troppe aspettative positive».
Reazione di Brusaferro: «Ok Quindi niente modelli come quello che ti ho mandato. Ci raccordiamo domani Buona notte».
Il pomeriggio seguente, quando evidentemente Brusaferro ha eseguito il suo compito attendendosi alle indicazioni ministeriali, la conversazione riprende.
Speranza: «Ottimo. Tenete duro ora».
Brusaferro: «Sufficiente?».
Speranza: «Ottimo».
Brusaferro: «Glielo diciamo? Che prevediamo sempre la chiusura?».
Speranza: «Si. Chiaramente».
Brusaferro: «Siamo stati tranchant!».
Speranza: «Perfetto».
“Speranza detta la linea, Brusaferro esegue”
Riepilogando – commenta l’articolo de La Verità – Il ministro detta la linea politica e comunicativa al capo dell’Iss e membro del Cts, il quale ovviamente obbedisce, con tanti complimenti del suo referente governativo. Dunque, di nuovo, la politica decide fingendo di obbedire all’autorità scientifica. In più, il senso delle frasi di Speranza è: visto che dobbiamo restare chiusi, non bisogna presentare modelli ottimistici, non bisogna creare aspettative.
Anzi, si deve iniziare parlando di curve dei contagi, e se possibile evocare scenari peggiori, non lasciare alcuno spiraglio aperto. Brusaferro esegue».
Un piccolo esempio datato 6 aprile 2020: chissà quante altre volte sarà accaduto con Speranza a ordinare e l’Iss ad eseguire.
La domanda alla quale i pm di Bergamo non possono dare risposta è un’altra. Quante altre volte è successo che le “decisioni” degli scienziati siano state scritte invece (con Conte prima e Draghi poi) dal ministro Speranza?