Superbonus, sì alla fiducia. Filini (FdI): i ricchi si sono ristrutturati la casa a spese dei contribuenti
Con 185 sì e 121 no, la Camera approva la fiducia posta sul decreto legge ‘Misure urgenti in materia di cessione dei crediti‘, il cosiddetto decreto superbonus.
“Dopo due anni di politica di bonus edilizi è ora doveroso tirare le somme – ha detto Francesco Filini, deputato di FdI e componente della Commissione Finanze, durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia – i numeri parlano chiaro: 110 miliardi di crediti edilizi generati in appena 2 anni, 9 miliardi di truffe accertate, un mancato gettito per le casse dello Stato per i prossimi anni stimato in 8-10 miliardi in meno per ogni annualità. L’Ufficio Parlamentare di Bilancio ci dice che il 10% dei contribuenti più ricchi ha potuto fruire della metà dei crediti che sono stati generati: a beneficiare direttamente del 50% degli investimenti sono stati i più benestanti d’Italia“.
“Così – ha continuato Filini – grazie alla politica del ‘gratuitamente’, i ricchi hanno potuto ristrutturarsi le seconde, terze, quarte e quinte case al mare o in montagna, con i soldi di tutti i cittadini, anche quelli che non sono proprietari di case. Un intervento così iniquo a favore dei ceti più agiati non si era mai visto prima”.
“Sappiamo benissimo – ha concluso – che le ditte che hanno preso i crediti ceduti dal committente andavano subito in banca a trasformare il credito fiscale in moneta sonante a dei tassi che sono arrivati anche al 30%. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: lo Stato ha generato deficit per i prossimi anni a tassi esorbitanti. Oggi mettiamo un primo punto per mettere ordine al sistema degli incentivi edilizi. Siamo convinti che il Governo saprà dare presto risposte a tutte quelle famiglie e imprese che oggi scontano sulla propria pelle una politica dissennata, più adatta alle televendite che all’amministrazione saggia e responsabile dei denari dei contribuenti”.