Trattato del Quirinale a tre, Urso: “Coinvolgere anche Berlino. I nostri Paesi sono il futuro industriale della Ue”
“È importante che i Paesi più indebitati, quelli con differenti capienze fiscali o le nazioni più piccole possano accedere agli stessi strumenti. Per questo è necessaria la piena flessibilità nell’utilizzo delle risorse comuni già stanziate, nel Pnrr, RepowerEu e fondi di coesione. A cui aggiungere un fondo sovrano europeo che consenta lo sviluppo della tecnologia green e digitale; e l’acquisizione congiunta delle materie prime critiche necessarie alla autonomia strategica industriale”. Ad affermarlo è il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a proposito di questioni inerenti agli aiuti di Stato e alle politiche industriali in Ue, in un’intervista a ‘La Verità‘.
Urso, non solo Francia. Il Trattato del Quirinale coinvolga anche Berlino
Quanto al Trattato del Quirinale con la Francia per una cooperazione bilaterale rafforzata, Urso sostiene: “Ad appena un mese dall’entrata in vigore del Trattato del Quirinale, abbiamo sottoscritto un documento in 17 punti base di un tavolo permanente di lavoro tra i nostri ministeri. I temi sono quelli dello Spazio, della twin transition, dell’automotive e appunto delle materie prime. C’è stata condivisione di vedute anche sui temi e sui settori su cui abbiamo diversi interessi. A questo punto dobbiamo però associare Berlino” rimarca Urso.
Urso: confronto col collega tedesco Habeck
“Francia e Germania hanno storicamente un accordo bilaterale, fin dall’inizio della storia dell’Ue. Ora anche la politica tedesca è convinta del ruolo dell’Italia”. Una convinzione che Urso ha constatato dopo il confronto con il collega tedesco Habeck. “Sì – spiega il ministro- penso sia il momento per definire un più saldo rapporto bilaterale con Berlino. Sul modello di quanto già avviene nella realtà industriale e sociale. Con la Francia abbiamo partnership di successo: Stmicroelectronics Luxottica e una grande filiera nel lusso leader nel mondo. Con la Germania abbiamo il più grande bacino industriale d’Europa”.
Per Urso occorre una “triangolazine”: Francia-Italia-Germania
Dunque, per Urso occorre un “triangolo” politico per una Ue rinnovata e strategica. Un Trattato del Quirinale tedesco. “Pensiamo ai rapporti che esistono tra Baviera, Baden-Württemberg, Veneto e Lombardia. Assieme sono la locomotiva europea. Adesso tocca alla politica definire la strategia comune interpretando le esigenze del sistema produttivo. Italia, Francia e Germania possono costruire il futuro industriale dell’Europa”.