“Voglio spiegazioni!”. La faccia tosta di Soumahoro sui migranti mentre l’inchiesta sulle coop di famiglia si allarga
Nel giorno in cui spuntano nuove accuse sulle coop che gestivano i migranti di cui erano titolari la moglie e la suocera, il deputato rinnegato dalla sinistra, Aboubakar Soumahoro, prende la parola alla Camera per lanciare un attacco al governo Meloni sul naufragio del barcone a Crotone. Fa la morale sullo Stato assente e sugli attacchi alle Ong, invece di farla ai suoi familiari, forse fin troppo presenti sull’accoglienza dei migranti, al punto da costringere la magistratura a fare chiarezza su quella gestione milionaria dei proventi. Chiede “spiegazioni” sulla gestione dei migranti, Soumahoro, ma forse deve ancora darne tante lui ai suoi elettori….
L’attacco al governo sulla strage dei migranti
“Sono profondamente addolorato per le vittime del naufragio, tra loro purtroppo ci sono anche diversi bambini. Esprimo le mie più sentite condoglianze e la mia vicinanza ai loro familiari”, dichiara Aboubakar Soumahoro commentando la tragedia in aula. “Il governo, lo Stato, sono assenti sui soccorsi a mare ma criminalizzano le Ong, serve chiarezza, devono spiegarci cosa è successo in Calabria!”, tuona alla Camera l’ex esponente di Sinistra italiana e Verdi, eletto nelle loro liste e poi praticamente cacciato. Lo sfogo di Soumahoro è avvenuto nelle stesse ore in cui, dalla Procura di Latina, arrivavano per lui e la sua famiglia delle brutte notizie…
Nuove prove contro la moglie e la suocera di Aboubakar Soumahoro
Secondo il quotidiano Latina Oggi, alcune delle operazioni effettuate negli anni dalla cooperativa Karibù sarebbero finite sotto la lente della Banca d’Italia, che le ha segnalate come sospette. I giudici del tribunale del riesame di Roma citano i controlli della Banca d’Italia all’interno delle motivazioni con cui, nei giorni scorsi, è stato respinto il ricorso presentato da Marie Therese Mukamitsindo e Michel Rukundo, suocera e cognato di Soumahoro. Nello specifico, i fondi assegnati alla cooperativa sociale e agli altri enti coinvolti – hanno osservato i giudici del Riesame – in parte non rendicontati in parte destinati all’utilizzo anche all’estero, allo stato non chiariti, sono all’origine di alcune segnalazioni di operazioni sospette della Banca d’Italia.