25 aprile, Tajani: “Sbagliato chiedere gli esami del sangue a Meloni. Basta strumentalizzare”

24 Apr 2023 11:36 - di Luciana Delli Colli
tajani

“Chiedere gli esami del sangue ogni giorno a Giorgia Meloni è sbagliato. Vedo in giro molta voglia di strumentalizzare. Gli eroi della libertà sono di tutti gli italiani”. A dirlo a proposito delle polemiche sul 25 aprile è stato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, che domani sarà alle Fosse Ardeatine in rappresentanza del governo, perché “è giusto rendere omaggio al martirio di tanti eroi, vittime della furia nazifascista”. Tajani ha anche ricordato il discorso che Berlusconi pronunciò a Onna il 25 aprile del 2009, nel quale l’allora premier “ha chiuso il capitolo per tutti. Ha parlato da statista e da leader del centrodestra. Meloni, che peraltro di Berlusconi nel 2009 era ministra, è stata chiara su questo punto”.

Tajani: “Di Maio inviato in Medio Oriente è una scelta di Borrell. Con questo governo non ha nulla a che fare”

Dunque, non c’è altro da aggiungere né, di contro, da recriminare, è il senso delle parole di Tajani. Intervistato da La Stampail ministro ha poi parlato della decisione dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell, di affidare a Luigi Di Maio il ruolo di inviato europeo in Medio Oriente. Una scelta del Commissario che “non spetta a noi commentare”. “Quello che è certo – ha però precisato il titolare della Farnesina – è che non è il candidato del governo italiano, ma non voglio giudicare”. “È chiaro che noi avremmo scelto un’altra persona, lui si era candidato individualmente. L’inviato Ue risponde all’Alto rappresentante, e quindi a Borrell”, ha aggiunto Tajani, ricordando che la candidatura di Di Maio risale al precedente governo, quindi “non ha nulla a che vedere col nostro”.

La linea sul Pnrr “è chiarissima: i fondi vanno spesi”

Tajani, poi, ha sgombrato il campo dalle presunte polemiche all’interno del governo sul Pnrr. “La linea è chiarissima: i fondi vanno spesi. Non c’è nessun dibattito, poi è ovvio che ognuno può avere la sua opinione individuale”, ha spiegato, precisando anche che da parte della Commissione Ue non un “accanimento” verso l’Italia, come qualcuno sostiene, ma “una normale dialettica”. Parlando di Ue, Tajani ha ricordato anche gli sforzi dell’Italia per sbloccare il finanziamento del Fondo monetario alla Tunisia, un tema che è anche al centro del Consiglio Affari Esteri in corso oggi a Lussemburgo. “Io – ha spiegato – ho proposto che il finanziamento sia concesso gradualmente, in parallelo con l’adozione delle riforme necessarie”. Una posizione che il ministro ha ribadito anche oggi a margine del vertice europeo, ricordando che la Tunisia è un Paese “chiave per la stabilità del Mediterraneo e del Nordafrica”.

Tajani: “Berlusconi è saldamente alla guida di FI, studia anche dall’ospedale”

Ma l’intervista, firmata da Francesco Olivo, è stata anche l’occasione per rassicurare sul fatto che Berlusconi resta saldamente alla guida di Forza Italia. “Studia anche dall’ospedale. I contenuti della nostra linea politica arrivano sempre da lui”, ha spiegato Tajani, ribadendo l’auspicio che il leader azzurro possa “in qualche modo” partecipare alla manifestazione forzista del 5 e 6 maggio. “Decideranno i medici in quale forma”, ma “lui è molto attivo, sta già pensando alle europee”. In quel voto l’alleanza con i Conservatori guidati da Giorgia Meloni è “un’opzione che stiamo valutando attentamente”, anche se “bisognerà vedere i numeri”. “Noi – ha spiegato Tajani – crediamo che si debba arrivare a una forma di bipolarismo anche in Europa”. Quanto al “rischio” agitato dal cronista che Forza Italia possa rimanere “schiacciata” nell’operazione, il coordinatore azzurro ha ricordato che “sono trent’anni che dicono che qualcun altro ci farà sparire. Mentre spariscono gli altri, come accaduto con il Terzo Polo. Essere alleati leali – ha concluso Tajani – non significa essere di nessuno, né di FdI né della Lega”.

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