Abodi e Barbaro aprono lo Sportcity Meeting, la due giorni sul diritto allo “sport per tutti”
Il sostegno allo “sport per tutti” come fattore di diffusione di valori positivi, ma anche di rigenerazione urbana, attraverso l’incremento degli impianti sportivi e delle opportunità sul territorio. È il focus della prima edizione dello Sportcity Meeting, l’evento promosso dalla Fondazione Sportcity, in corso oggi e domani a Salsomaggiore Terme. Una due giorni in cui addetti ai lavori e rappresentanti delle istituzioni, a partire da oltre 100 sindaci, faranno il punto sulle iniziative da mettere in campo e i cui lavori sono stati aperti dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e dal sottosegretario all’Ambiente, Claudio Barbaro.
Abodi: “Trasformare le città in luoghi in cui si realizza davvero il diritto allo sport”
“Sono convinto che la politica debba adottare un vocabolario comune perché dando lo stesso significato alle questioni importanti dello sport rende le cose più facili, vedi ad esempio il passaggio alla Camera all’unanimità sul decreto contro la pirateria”, ha dichiarato il Ministro Andrea Abodi. “Oggi siamo qui a Salsomaggiore con tanti rappresentanti qualificati del mondo dello sport, e riconosco a Fondazione Sportcity di aver iniziato con questo meeting un percorso che nei prossimi anni potrebbe aiutare tutti a realizzare quelle azioni di cui si parla spesso, ma alle quali non si dà sempre seguito. Il focus di questo convegno – ha chiarito Abodi – è quello della trasformazione delle città in luoghi dove l’opportunità al diritto allo sport si presenti realmente”.
Barbaro: “Il governo punta fortemente sullo sport, c’è grande collaborazione tra i ministeri”
“Il fatto che questo governo abbia voluto innanzitutto un ministero dello Sport, peraltro con a capo un uomo della caratura di Abodi, mostra inequivocabilmente come questo esecutivo punti fortemente sullo sport. Anche la collaborazione tra i ministeri competenti sullo sport, la salute, l’ambiente e la scuola sta a rinforzare questo concetto. Come anche il fatto che questo governo abbia voluto all’Ambiente un uomo che, come me, proviene dal mondo dell’associazionismo e dello sport, va nella direzione di un lavoro profondo sulla sostenibilità di impianti ed eventi”. “Un evento sportivo, oggi, dovrebbe avere una normativa specifica differente ad esempio da quello di un evento culturale. Lo stesso vale per gli impianti sportivi, che devono diventare sostenibili attraverso normative ad hoc. Con il ministro dello Sport – ha concluso il sottosegretario – ci consultiamo spesso per raggiungere questi obiettivi”.