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Sakamoto

Addio al compositore Ryuichi Sakamoto: vinse l’Oscar per “L’ultimo imperatore” di Bertolucci

Esteri - di Luisa Perri - 2 Aprile 2023 - AGGIORNATO 3 Aprile 2023 alle 11:15

Il musicista giapponese Ryuichi Sakamoto, acclamato compositore vincitore del premio Oscar per la miglior colonna sonora per il film “L’ultimo imperatore” (1987) di Bernardo Bertolucci, realizzata insieme all’inglese David Byrne e al cinese Cong Su, è morto all’età di 71 anni a Tokyo per un tumore.

L’annuncio della scomparsa, avvenuta martedì 28 marzo, è stato dato oggi alla stampa giapponese dalla sua società di gestione. Ammirato per le sue sperimentazioni di musica elettronica, Sakamoto ha vinto premi internazionali – oltre all’Oscar, un Grammy e un Bafta – per il suo lavoro come artista solista e come membro della Yellow Magic Orchestra. Il suo primo lavoro cinematografico di rilievo, “Furyo” di Oshima Nagisa, risale al 1983: una scommessa vinta non solo sul piano musicale, grazie soprattutto alla canzone “Forbidden colours” (composta con David Sylvian, ex cantante dei Japan): in questo film Sakamoto ha esordito come attore, rivelando doti non comuni mentre, racchiuso in una maschera gelida e morbosa, si contrappone sul grande schermo a David Bowie (coprotagonista del film).

Nato a Nakano (Tokio) il 17 gennaio 1952, musicista di formazione classica, ma votato alla musica popolare, Ryuichi Sakamoto ha iniziato a comporre per il cinema dopo essersi affermato sulla scena del pop giapponese con la Yellow Magic Orchestra. La sua capacità di accogliere le sollecitazioni più disparate, coniugando influenze occidentali e tradizioni orientali, è stata messa a frutto nel cinema da registi come Ōshima Nagisa, Brian De Palma, Volker Schlöndorff, Pedro Almodóvar oltre che Bertolucci, grazie

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di Luisa Perri - 2 Aprile 2023