Al Torino Comics spunta un quadro osceno contro Salvini. E lui: “Una schifezza disgustosa”
Ben oltre il cattivo gusto mascherato dietro il diritto di satira. Si tratta di “una schifezza disgustosa, anzi, penosa”. Così Matteo Salvini commenta su Instagram un quadro a lui dedicato in mostra al Lingotto tra i padiglioni di Torino Comics nella sezione “Zona Rossa”. Un’area interamente dedicata al fumetto erotico, vietata ai minorenni, dove l’opera dello spagnolo Luis Quiles fa bella mostra di sé tra i pannelli della mostra Proibito.
Al Comics Torino spunta un’opera contro Salvini
Una schifezza, destinata a fare rumore. Difficile dare torto al vicepremier. Nell’opera, infatti, è ritratto il leader della Lega con il braccio teso a fare un saluto romano con tanto di fascia dell’Unione Europea mentre un grande fallo nero gli eiacula in faccia. Senza commento.
Il leader leghista: una schifezza disgustosa
“Opera d’arte esposta a Torino. A me con tutto il rispetto, pare solo una schifezza disgustosa. Direi penosa”, scrive Salvini. Fin troppo abituato a finire nel mirino di vignettisti dalla matita intinta nel veleno. Identico il commento dell’assessore alla Sicurezza della Regione, un basito Fabrizio Ricca, che mette in discussione la legittimità del patrocinio della Regione Piemonte. “È un’opera di cattivo gusto, volgare e priva di contenuti. E non ci si trinceri dietro il diritto di satira o di critica politica “perché qui la critica non la si capisce nemmeno. Tanto è ben nascosta dietro una volgarità gratuita che sembra pensata per creare scandalo e far parlare dell’autore”.
L’assessore Ricca chiede lumi agli organizzatori
Ricca chiedere agli organizzatori del Torino Comics di dare spiegazioni sulla scelta di esporre il quadro. “Perché – osserva – mettere in mostra certe brutture offensive con il patrocinio della Regione Piemonte non è accettabile”. Gli organizzatori, invece, si nascondono proprio dietro lo scudo della libertà espressiva. “Torino Comics è da sempre una manifestazione apolitica, apartitica. E sostiene l’arte in ogni sua forma, valorizzando la libertà di espressione.
L’orgoglio dell’artista spagnolo
Inutile dire che l’artista spagnolo è ben orgoglioso di firmare l’oscenità. “Sembra che a Salvini non sia piaciuto il ritratto che gli ho fatto”, scrive in un post di replica Luis Quiles. “Tutte le opere della mia mostra sono una critica contro estremismi, violenze”, spiega. “E contro le strategie della politica europea messe in campo per (non) gestire il problema dell’immigrazione, molto presente anche in Spagna”. Insomma il quadro con Salvini destinatario di un atto di autoerotismo avrebbe – a sua detta – una valenza sociale. Capito? “Il ruolo dell’artista è proprio quello di fare riflettere, anche con immagini forti e disturbanti, su alcuni temi attuali”.