Assaltata la sede di Fratelli d’Italia a Mestre. “Vigliacchi che vogliono tornare alla stagione dell’odio”

15 Apr 2023 14:43 - di Carlo Marini
Fratelli d'Italia, Mestre

Vandalizzata nella notte a Mestre la sede regionale in Veneto di Fratelli d’Italia. Ignoti hanno rotto le vetrine e le hanno imbrattate con una scritta ingiuriosa “fasci assassini”. Se le scritte non erano una novità, anche in campagna elettorale, non lo è invece il tentativo di irruzione all’interno della sede di FdI a Mestre.

Sul posto è intervenuta una Volante, che ha allertato la Digos e la Polizia Scientifica, per i rilievi del caso. In particolare si sta cercando di capire se sia stata utilizzata una bombola da campeggio rinvenuta in una siepe vicina, per rompere la vetrata.

«Si tratta di un gesto vigliacco che va condannato con fermezza», commenta il senatore Luca De Carlo. Per il coordinatore veneto di Fratelli d’Italia «è l’ennesima conferma che quando non si hanno motivazioni democratiche per criticare l’operato di qualcuno, i “soliti noti” si rifugiano nella violenza gratuita e nel danneggiamento, senza avere il coraggio di metterci la faccia».

Zaia: “Solidarietà a Fratelli d’Italia per l’assalto a Mestre”

Immediato il commento del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: «Voglio esprimere solidarietà a Fratelli d’Italia, la cui sede regionale è stata imbrattata, in maniera vile, con scritte che nulla hanno a che fare con il confronto democratico». «Il dialogo, il confronto politico non passa certo per le scritte sui muri, – continua Zaia – vergate tra l’altro da mani anonime – ma per il dibattito ed il confronto delle idee, che è tutt’altra cosa. Questi gesti vanno condannati con decisione».

«Quanto accaduto stanotte a Mestre è di una gravità inaudita», ha dichiarato il senatore di Mestre di Fratelli d’Italia, Raffaele Speranzon. «Siamo alla vigilia del rogo di Primavalle in cui morirono due bambini innocenti, vittime dell’odio politico. Ci auguravamo, a distanza di decenni, che la stagione dell’odio nei confronti di chi non la pansa come te fosse finita».

Speranzon: “Stavolta hanno alzato il tiro”

«Invece c’è ancora chi vuole tornare indietro. Da parte nostra – ha proseguito Speranzon – c’è la ferma condanna nei confronti degli aggressori. Ci aspettiamo la condanna per quanto accaduto da tutte le forze politiche e la solidarietà, perché abbiamo la responsabiità, nei confronti degli elettori e di tutta la comunità di non alzare il clima di odio e di avere grande rispetto per coloro che hanno idee diverse dalle nostre. I vandalismi non sono una novità – ha concluso Speranzon – ma qui si è alzato il tiro, con il tentativo di sfondare le vetrine. Ci auguriamo che gli inquirenti riescano ad assicurare i colpevoli ad una giustizia che non voglia regalare loro l’impunità».

Mentre la parlamentare di FdI Maria Cristina Caretta, parla di «ennesima dimostrazione del clima di intolleranza creato da parte di chi non sa cosa sia il rispetto della democrazia. Vergogna!».

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