Bebe Vio, derubata a Roma, appello disperato al ladro: “Fammi riavere almeno la tesi di laurea” (video)
Sui social rimbalza in queste ore il video del disperato appello della campionessa paralimpica di fioretto, Bebe Vio all’ignoto ladro che giovedì sera a Roma ha saccheggiato la sua automobile. «L’altro ieri sera – dice la medaglia d’oro delle OIimpiadi di Tokyo 2020 – mi è stata rubata la borsa in un ristorante di Roma Non mi importa granché di tutto quello che è stato rubato. Dentro, però, avevo il mio computer con i file della tesi di laurea che devo consegnare a giorni. A te, che ora hai il computer, ti prego di farmelo riavere o almeno di inviarmi in forma anonima i file con la mia tesi. Trovi tutto sul desktop del computer”. Nonostante tutto, te ne sarei immensamente grata».
Il furto è avvenuto giovedì notte a Roma, ai Parioli
Secondo la ricostruzione del Corriere della Sera, il ladro (o i ladri) avrebbe agito nella notte tra giovedì e venerdì portando via dalla vettura della campionessa paralimpica, una Smart parcheggiata in viale Parioli, un borsone con all’interno diversi apparecchi elettronici, comprese le cuffie AirPods e gli AirTag legati a un mazzo di chiavi connessi con bluetooth al cellulare. Questi ultimi hanno permesso alla polizia di rintracciare le chiavi.
Bebe Vio ha chiesto di riavere almeno la tesi lasciando la mail per il ladro
La scoperta del furto è avvenuta la mattina di venerdì e alle dieci erano in strada a pochi passi da piazza Santiago del Cile due pattuglie della polizia con la campionessa di fioretto che gareggia con le Fiamme Oro, medaglia d’oro a Tokyo 2020. Le ricerche sono andate avanti per più di un’ora sotto gli sguardi incuriositi dei passanti.
Bebe Vio ha anche fornito i dettagli al ladro per spedire la mail con la tesi. “A te, che ora hai il computer, ti prego di farmelo riavere o almeno di inviarmi in forma anonima i file con la mia tesi, alla mail info@art4sport.org – conclude l’atleta 25enne, disperata – Trovi tutto sul desktop del computer nella cartella ‘JCU’. Nonostante tutto, te ne sarei immensamente grata”.