Berlato “pronto” alla caccia all’orso: «Una provocazione, ma dobbiamo proteggere i cittadini»
Hanno fatto discutere le parole di Sergio Berlato, europarlamentare di Fratelli d’Italia, che a La Zanzara si è detto disposto ad andare personalmente a sparare all’orso che ha sbranato Andrea Papi.
«Si trattava naturalmente di una provocazione sollecitata dal conduttore Giuseppe Cruciani», precisa Berlato al Secolo.it «È importante invece dire che dobbiamo prendere atto del fallimento delle politiche europee per la ripopolazione dei grandi carnivori. Anni di politiche di tutela – prosegue l’europarlamentare di FdI – hanno portato adesso al paradosso della sovrappopolazione e della necessità assoluta di porre urgente rimedio».
«La presenza di orsi in Trentino Alto Adige è ormai insostenibile – continua Berlato – un territorio che potrebbe sopportarne al massimo una cinquantina ne conta al momento oltre 120. Quel territorio non può tollerare una presenza di orsi coselevata e la morte di quel povero ragazzo ce lo dimostra. È un dovere primario dello Stato quello di tutelare la vita dei propri cittadini, non ci sono possibili compromessi. Non dobbiamo avere paura delle parole, è urgente mettere in atto dei piani di contenimento che riportino la sicurezza in quei territori».
Berlato: “L’orso assassino conferma una situazione insostenibile”
«Ricordiamoci – prosegue Berlato – che anche il lupo rappresenta ormai un enorme problema per i nostri allevatori ma anche per i cittadini. In Italia abbiamo la più alta concentrazione di lupi d’Europa. Sono problemi che vanno affrontati con razionalità, non possiamo più permetterci non non occuparcene».
«Come legislatori, dobbiamo garantire l’incolumità dei nostri cittadini. Ieri sono stato al funerale del giovane Andrea. Noi dobbiamo fare in modo che questi episodi non si ripetano, mai più una madre deve vivere l’orrore di vedere il proprio figlio straziato, in quel modo, solo perché va a fare una corsa. Questo è solo l’ultimo episodio di aggressione da parte degli orsi, ma ce ne sono stati altri. Un territorio fortemente antropizzato e con un’importantre presenza turistica come è il Trentino Alto Adige non può permettersi una sovra popolazione di animali selvatici».
«Bisogna stabilire in modo scientifico quanti grandi carnivori il territorio sia in grado di sopportare e – conclude Berlato – prelevare tutti quelli in esubero».