
Catania, si è arreso l’uomo che si era barricato in casa sparando colpi all’impazzata
Si è arreso dopo ore di negoziato l’uomo che a Catania si era barricato in casa, urlando frasi sconnesse ed esplodendo colpi d’arma da fuoco. E’ accaduto nel primo pomeriggio di ieri a Librino, quando è giunta al numero d’emergenza 112 Nue, la segnalazione e personale della Polizia di Stato, appartenente all’Upgsp della Questura di Catania, è intervenuto in viale San Teodoro. Secondo la segnalazione un uomo, in evidente stato di alterazione psichica, ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco e si è barricato all’interno della sua abitazione al 12° piano. Giunti sul posto, gli agenti hanno verificato che l’uomo, un trentatreenne pregiudicato, si era effettivamente chiuso all’interno dell’appartamento urlando frasi sconnesse e si udivano fragori imputabili alla rottura di mobilio dell’abitazione.
Catania, l’uomo si era barricato da solo in casa
In casa, l’uomo, era fortunatamente da solo, la moglie e i tre figlio non erano nell’appartamento di Catania. Gli agenti hanno trovato nel vano scala un bossolo e hanno notato un foro nel muro di fronte l’abitazione, da cui si desumeva l’esplosione di almeno un colpo d’arma da fuoco. L’uomo, invitato ad aprire la porta, si rifiutava, continuando ad gridare ed a devastare l’appartamento. Vista la situazione, sono arrivati sul luogo funzionari dell’Upgsp, ulteriori tre equipaggi dello stesso ufficio e personale della Squadra Mobile, che, dopo aver messo in sicurezza l’area, anche con l’ausilio della Polizia Locale e di Vigili del Fuoco e 118, è iniziata una lunga e paziente opera di mediazione nel tentativo di calmare l’uomo, di convincerlo ad aprire la porta.
La mediazione delle forze dell’ordine
Durante la mediazione i poliziotti udivano ulteriori esplosioni provenire dall’appartamento, verosimilmente dovuti all’accensione di petardi. Sono arrivati anche agenti della Polizia Scientifica ed i tiratori scelti della Polizia di Stato poi, unità specializzate nella negoziazione e nella gestione degli interventi critici, appartenenti alla Questura di Palermo ed al Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Occidentale, messi immediatamente a disposizione dal Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato ed intervenuti in brevissimo tempo.