Cina, un caso diplomatico le parole dell’ambasciatore in Francia. Procaccini: solidarietà alle repubbliche baltiche
Scoppia un caso politico-diplomatico fra l’Europa e la Cina dopo che, con una dichiarazione che ha fatto scalpore, l’ambasciatore cinese in Francia Lu Shaye, ha messo in dubbio la sovranità dei Paesi nati dal collasso dell’Urss.
Fra i primi a reagire il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, che, a margine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo, ha sottolineato come la Cina “manda messaggi che mettono in dubbio l’intero concetto di sovranità e indipendenza, cosa che è molto pericolosa di questi tempi. Abbiamo sempre detto che non abbiamo fiducia nella Cina come possibile mediatore” nel conflitto in Ucraina, perché “ha certamente scelto una parte: la Russia”.
Poi, a valanga, tutti gli altri. Tanto che Pechino si è affrettato a precisare, attraverso la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, che la Cina rispetta lo status di stati sovrani di tutte le repubbliche che sono nate dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica.
Pechino ha ribadito, smentendo quanto detto sulla Crimea dal suo rappresentante in Francia, di avere “una posizione coerente e chiara” e che rispetta “l’indipendenza sovrana e l’integrità territoriale di tutti i Paesi”.
Allo stesso tempo, Pechino “condivide i principi e gli obiettivi delle Carte delle Nazioni Unite”.
“L’Unione Sovietica è uno stato federale e per quanto riguarda la politica estera ha lo status di soggetto di diritto internazionale, ha proseguito il ministero degli Esteri cinese. Ciò non nega il fatto che dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, ogni membro della repubblica ha lo status di stato sovrano”, afferma la portavoce del ministero, come riporta il Global Times.
Esprime “preoccupazione e inquietudine rispetto a quanto affermato dall’ambasciatore cinese in Francia”, l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, copresidente del gruppo ECR.
“Mi auguro, al contempo, che nessuna altra autorità europea commetta l’errore compiuto dal presidente Macron di legittimare le svolte autoritarie della Cina in politica estera”, aggiunge Procaccini sostenendo che “sarebbe l’errore più grave da evitare a tutti i costi.
“La mia solidarietà va alle repubbliche baltiche europee rispetto alle minacce alla loro sovranità, e anche – sottolinea con forza il parlamentare europeo di Fratelli d’Italia – al vicepresidente del parlamento europeo, il mio amico dell’Ecr, il lettone Roberts Zile, auspicando che queste minacce non vadano oltre le parole”.
“Questa situazione deve far riflettere l’opinione pubblica europea e occidentale che la storia sta svoltando nel modo che nessuno aveva previsto – conclude Procaccini. – Serve una condivisione della situazione geopolitica per affrontare le problematiche in maniera adeguata e in tal senso proporremo una apposta risoluzione al Parlamento europeo”.
“Non posso dirvi in anticipo quale sarà il risultato della discussione”, nel Consiglio Affari Esteri, “ma ci sarà sicuramente una presa di posizione forte” perché venga “chiarito” qual’è “il pensiero ufficiale del governo cinese sulla sovranità e l’indipendenza di alcuni Stati membri”, dice l’Alto Rappresentante Josep Borrell, rispondendo, a margine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo, alle dichiarazioni dell’ambasciatore cinese in Francia Lu Shaye.
Stanno preparando l’Anschluss di Taiwan e tastano il terreno…in Italia troveranno tanti struzzi che al momento metteranno sotto la terra la testa e poi usciranno con Bella ciao W la fine di Cian Kai Sek