Cori razzisti allo stadio, sotto accusa la curva del Catanzaro: il provvedimento disciplinare
Curva del Catanzaro chiusa per un turno ma con pena sospesa. È il provvedimento del giudice sportivo di serie C, Stefano Palazzi, in merito alla gara di domenica scorsa a Giugliano quando, «al minuto 38° circa del primo tempo, i sostenitori del Catanzaro presenti nel Settore Ospiti, rivolgevano cori espressione di discriminazione razziale, prima fischiando e poi intonando il verso buu, verso un calciatore di colore del Giugliano mentre si accingeva a battere un calcio da fermo e che tali cori razzisti avevano durata di circa 10 secondi. I predetti sostenitori erano presenti in circa 350 e si rendevano responsabili, nel numero di circa 200, dei cori sopra riportati». Da qui l’obbligo per il Catanzaro di «disputare una gara casalinga con il Settore denominato Curva Massimo Capraro, destinato ai sostenitori della società ospitante, privo di spettatori».
L’esecuzione della sanzione è però «sospesa per il periodo di un anno con l’avvertenza che, se durante tale periodo sarà commessa analoga violazione, la sospensione sarà revocata e la sanzione sarà aggiunta a quella inflitta per la nuova violazione».
«Condanniamo i cori razzisti»
La Lega Serie A «condanna con fermezza ogni episodio di razzismo e ogni forma di discriminazione. Pochi personaggi presenti sugli spalti non possono rovinare lo spettacolo del calcio e non rappresentano il pensiero di tutti i tifosi e appassionati allo stadio, che per fortuna condividono i valori più alti dello sport. Le Società di A, come sempre hanno fatto, sapranno individuare i colpevoli, escludendoli a vita dai propri impianti». È quanto si legge in una nota della Lega di A dopo quanto accaduto in Juventus-Inter, semifinale d’andata di Coppa Italia, con Romelu Lukaku preso di mira da una parte di tifosi bianconeri. «La campagna “Keep Racism Out” e l’accordo siglato due settimane fa con Unar sono passi concreti di impegno in questa battaglia, lunga e incessante, che porterà al risultato fissato senza indugi: fuori i razzisti e i loro insulti dagli stadi», conclude la nota della Lega di A. (ITALPRESS)