Covid, primo via libera alla commissione d’inchiesta. La sceneggiata di Pd e 5Stelle che non votano
Via libera della commissione Affari sociali della Camera alla Commissione bicamerale di inchiesta sul covid. Un’iniziativa fortemente voluta dal governo e da Fratelli d’Italia per fare piena luce sulle ombre della gestione della pandemia nel biennio 2020-2022. Dall’assenza del piano pandemico ai verbali secretati, dalla carenza dei dispositivi alla gestione delle mascherine alle cure domiciliari negate. Fare piena luce sugli errori e le approssimazioni che portano la firma dell’allora premier Giuseppe Conte e del ministro Speranza.
Covid, primo via libera alla commissione bicamerale d’inchiesta
A votare a favore del disegno di legge il centrodestra unito e il Terzo polo. Stando alla bozza circolata, la Commissione dovrebbe indagare sulle chiusure imposte dal governo Conte. E sulle restrizioni, scuola innanzitutto. Facendo una “comparazione con la condotta seguita da altri Stati europei”. In particolare, la Bicamerale dovrà verificare se siano stati rispettati i diritti umani e “le libertà fondamentali costituzionalmente garantite nella adozione e applicazione delle misure di contenimento”. Compreso l’eccessivo ricorso ai famosi Dpcm con la decretazione d’urgenza.
Nel mirino il modello Speranza e le restrizioni di Conte
I lavori della Bicamerale, composta da 15 senatori e 15 deputati, dovranno concludersi entro la fine della legislatura. I membri della commissione sono chiamati ad analizzare un’enorme mole di documenti, verbali, scenari di previsione. Compresi i vari piani anti-Covid che il governo Conte ha elaborato o ha ricevuto da altri organi competenti.
Pd e 5Stelle non ci stanno e abbandonano i lavori
Pd, 5Stelle e Verdi, invece, scelgono le barricate con tanto di sceneggiata a favore di telecamera. Escono dall’aula prima del voto, con una decisione dell’ultima ora. Temono – dicono all’unisono – che la commissione d’inchiesta sul covid si trasformi in una clava politica contro le opposizioni. Insomma sono per fare luce ma solo a metà. L’imbarazzo dei partiti al governo nei mesi dell’emergenza pandemica è palpabile. “Il M5S – spiega Vittoria Baldino lasciando la Camera – è favorevole a una commissione di inchiesta sulla gestione della pandemia. Perché quello che è accaduto speriamo non accada più”. E allora perché mettersi di traverso senza neppure votare? Perché, neanche a dirlo, la maggioranza non avrebbe intenzioni serie. Ma solo la voglia di bacchettare le opposizioni.
Furfaro: la maggioranza fa propaganda sulla pelle di chi ha sofferto
Dal Pd si fa avanti il fedelissimo di Elly Schlein, Marco Furfaro, capogruppo dem in commissione, che parla di atteggiamento collaborativo verso la proposta. Ma denuncia presunte forzature di queste ore della maggioranza che farebbe “propaganda sulla pelle di chi ha sofferto e combattuto il covid”.
Foti: le opposizioni preferiscono non vedere e non parlare
“L’istituzione della commissione parlamentare di inchiesta ha compiuto oggi un significativo e decisivo passo in avanti”, tira le somme il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti. “Non vogliamo sostituirci alla magistratura. Ma fare chiarezza su molte vicende che suscitano legittime perplessità sulle modalità con cui è stata affrontata la pandemia. Anche per rispetto al personale sanitario e parasanitario ha fatto l’impossibile per salvare vite umane, ma anche per le vittime e i loro familiari”, Non sorprende – conclude Foti – la fuga dal voto dei rappresentanti del Pd e dei 5Stelle: forse si illudono che il miglior modo di fare chiarezza sia quello di non vedere, non sentire, non parlare”.
Alemanno: un successo del centrodestra, una sconfitta delle sinistre
Per Gianni Alemanno, portavoce del comitato “Fermare la Guerra”, la commissione d’inchiesta “rappresenta un primo significativo passo verso l’accertamento della verità su quel drammatico periodo della storia italiana. È un successo del centrodestra e del terzo polo che hanno trovato l’accordo mentre rappresenta una grave sconfitta di tutte le forze politiche, a cominciare dal Pd e dal M5S, che hanno cercato di depotenziare la commissione». Poi aggiunge: «Nel testo della legge, tra i compiti previsti dalla commissione, sono inclusi tutti i grandi problemi della gestione dell’emergenza, compresa l’efficacia dei vaccini e l’adeguatezza dei protocolli terapeutici, nonché i conflitti d’interesse dei tecnici che hanno preso decisioni». Alemanno ha promosso per sabato, proprio su questo, una conferenza sul tema “Verità e Giustizia, una commissione d’inchiesta sulla pandemia” al Teatro Italia a Roma.
Bignami: verificheremo tutto fino in fondo
Soddisfatto Galeazzo Bignami di Fratelli d’Italia, ispiratore della commissione d’inchiesta. “Verificheremo tutti gli aspetti del ‘modello Speranza’, il ministro che ha commesso troppi errori”, dice il viceministro.”E poi quello che ha fatto Arcuri, quindi i banchi a rotelle e le mascherine. Ma anche i vaccini, gli effetti avversi e le cure domiciliari. Non ci saranno zone d’ombra: verificheremo tutto fino in fondo”.