Crosetto: “Non serve un nuovo centro. FdI deve aprirsi sempre di più e occupare quello spazio”

15 Apr 2023 8:58 - di Eleonora Guerra
crosetto

Inizia con una risata l’intervista che Guido Crosetto ha rilasciato al Corriere della Sera e per buona parte centrata sulla presunta freddezza tra lui e Giorgia Meloni. «Perché rido? Perché mi ha chiesto se Giorgia Meloni mi abbia silenziato», ha risposto il ministro della Difesa alla prima domanda, lanciando una provocazione sul fatto che «quando sarà finita questa complicata ma bellissima avventura di governo potrei pubblicare, con il reciproco consenso, i WhatsApp tra me e Giorgia: spesso leggo di rapporti freddi, presunti litigi e dispetti sulle nomine o su altro, tutte cose che poi commento in modo divertito con lei».

Crosetto: “Io e Giorgia ridiamo quando leggiamo che c’è freddezza tra di noi”

Dunque, no, non solo non c’è freddezza, ma i rapporti sono quelli di amicizia e stima che da sempre hanno segnato il legame tra i due e che sono così chiari a tutti che perfino il presidente del Kurdistan, Barzani, ricevuto ieri a Palazzo Chigi, congedandosi, ha rivelato Crosetto, gli ha chiesto di porgere i saluti a sua «sorella». Il tema, naturalmente, non è solo umano, ma anche politico e nelle speculazioni degli analisti intreccia il futuro del centrodestra. Monica Guerzoni, che firma l’intervista, ha chiesto a Crosetto se, forte del gradimento che riscontra come ministro, si vedrebbe alla guida di un centro che intercetta i voti di Forza Italia e Terzo Polo in disfacimento.

“Non serve un nuovo centro. FdI deve occupare quello spazio, dimostrandosi sempre più aperto”

«No, io la sola cosa a cui penso di più ogni giorno è tornare ad avere una vita e fare il marito e il padre, quando avrò finito di servire il mio Paese da ministro», ha chiarito Crosetto, ricordando che «peraltro io un partito l’ho già fondato assieme alla Meloni e sta diventando il grande partito conservatore che avevamo in mente». «Non c’è bisogno di un nuovo centro. Fratelli d’Italia deve occupare, dimostrandosi sempre più aperto e inclusivo, anche il centro», ha aggiunto il ministro e cofondatore di FdI, sottolineando che non vi è alcun rischio per il governo dall’ipotetico asse tra Forza Italia e Lega che sarebbe emerso intorno alle nomine. «L’asse – ha sottolineato il ministro – è tra FdI, Lega e FI. Con Salvini ho un rapporto straordinario, umano e politico. La collaborazione tra Difesa e Mit non è mai stata così positiva».

La prospettiva di un grande partito conservatore

«È proprio questa maggioranza tutta intera che potrebbe diventare un grande partito conservatore», ha sottolineato ancora Crosetto, rispondendo a una domanda sulle prospettive per le europee, anche alla luce delle condizioni di salute di Silvio Berlusconi. Al quale, ha aggiunto il ministro, «auguro di riprendere presto le forze e tornare a essere il leone che è». «Inoltre, come gli ho fatto sapere attraverso Marta Fascina – ha rivelato ancora il titolare della Difesa – intendo riscuotere il suo ultimo invito a pranzo. Forza Italia è Berlusconi. E in Italia ci sono molte più persone che gli vogliono bene di quelle che gli vogliono male».

Crosetto: “Le scelte di Giorgia sulle nomine hanno rafforzato la maggioranza”

Lo stesso tema delle nomine, poi, ha dimostrato che qui non c’è una “donna sola al comando”, ma «una donna intelligente al comando, le cui scelte hanno rafforzato la maggioranza, le società e anche il ministro dell’Economia, che qualcuno voleva mettere sul banco degli imputati». «Giorgia non ha vissuto la partita delle nomine per vincere, ma con la convinzione di dover fare la migliore scelta possibile, perché negli anni sarà giudicata sui presidenti e gli ad nominati e sui risultati di quelle aziende», ha ricordato Crosetto, il cui bilancio sull’operato del governo, «trovandoci noi a gestire il periodo più difficile degli ultimi 70 anni, oscilla tra il buono e l’ottimo».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *