Da Nardella a Sala: su Pnrr e fondi europei i sindaci Pd hanno sprecato tempo e denaro

1 Apr 2023 8:46 - di Luisa Perri

Colpa del governo, in carica da 5 mesi, se il Pnrr è a rischio? Non proprio, anzi, lezioni da sinistra non possono arrivare. Perlomeno dai sindaci Pd. Lo scrive oggi Libero, ricostruendo le triste sorte dei fondi Ue in alcune amministrazioni di centrosinistra.

Come ricostruisce Claudia Osmetti, “il Piano nazionale per la ripartenza post-Covid è un elenco sterminato di progetti, di bandi e di appalti e per sua natura è una matassa intricata. Che mica si è aggrovigliata l’altro ieri, cioè quando a Palazzo Chigi è entrata Giorgia Meloni”.

Quando in ballo ci sono montagne di soldi pubblici (nello specifico il Pnrr vale, tra risorse europee e nazionali, 235 miliardi di euro), le responsabilità sono molteplici e riguardano anche i sindaci e anche amministratori del Pd, celebri e celebrati.

Come Batman Nardella, che mentre finisce sui giornali per il suo intervento contro un eco vandalo, ha sul tavolo una grana come quella che riguarda la ristrutturazione dell’Artemio Franchi, lo stadio di Firenze, “che rischia di bloccare – ricorda Libero – non solo la riqualificazione dell’area sportiva, ma qualcosa come una fetta di Pnrr di 19,5 miliardi di euro. La Commissione europea contesta la misura; Palazzo Vecchio sostiene che si tratti di un semplice “disguido tecnico”: epperò persino l’ex sindaco fiorentino Matteo Renzi (Iv) sbotta: «I soldi del Pnrr devono andare su case popolari, scuole e parchi. Non sullo stadio. Stiamo rischiando di buttare via milioni, fermiamoci». E il suo successore Nardella, ancora deve rispondere di questa grana.

In Toscana c’è anche il caso di Carrara dove, ad attaccare la sindaco Serena Arrighi, è la costola renziana di Italia viva (inizio marzo 2023): il contendere sono 750mila euro destinati al tema della disabilità e che sono andati invece tutti a Massa.

Non va meglio a Milano, dove il sindaco Beppe Sala dà lezioni sul Pnrr, ma la sua giunta ha fatto passi falsi giganteschi. Come i 12 milioni di euro del Pnrr disponibili per nuove piantumazioni utili a contrastare l’inquinamento che sono andati in fumo. Milano ha perso 6 milioni di euro per il 2022 e altri 6 per il 2023. Erano fondi vincolati al contrasto dell’inquinamento secondo il Recovery Plan. Le risorse sarebbero servite a piantare 138 mila alberi l’anno scorso e altrettanti quest’anno. Ma nessuna azienda ha risposto all’avviso pubblico del Comune. Perché non esistono sull’intero territorio zone disponibili per creare nuove foreste. E così, spiega oggi l’edizione milanese del Corriere della Sera, è andato tutto in fumo. La Corte dei Conti ha delegato le verifiche ai comandi provinciali dei carabinieri. E i militari hanno accertato che Milano è l’unica città nella quale non sta partendo alcun progetto.

A Napoli, la giunta di centrosinistra di Gaetano Manfredi si è impantanata sull’edificio scolastico Casa della madre e del bambino: il Comune voleva abbatterlo per ricostruirlo coi fondi del Pnrr, sono insorti i residenti e alla fine la Soprintendenza ha dato parere negativo. Tutto fermo (con tanto di ammissione da parte dell’amministrazione comunale). Proprio nel napoletano l’edilizia scolastica ha 26 plessi da mettere in sicurezza con 65 milioni di euro, ma per farlo bisogna aggiudicare i lavori entro giugno (e trovare un’alternativa per i prossimi anni scolastici a circa 2mila bimbi). Non va meglio a Caserta, dove il sindaco è il dem Carlo Marino che è anche il presidente dell’associazione dell’Anci Campania, che ha visto la bocciatura di tre progetti su tre perché, racconta Striscia la notizia, «l’ente non ha fornito evidenza dell’effettiva trascrizione di tutti i beni oggetto di intervento». 

E ancora, la giunta romana di Roberto Gualtieri, e che a dicembre ha perso i fondi Pnrr per ben quattro impianti del piano rifiuti. Proprio lui che, forte del trascorso da ministro dell’Economia, aveva vinto alle elezioni con l’etichetta di competente. Invece anche lui, come tanti altri sindaci dem, ha perso i fondi del Pnrr. Lezioni da loro? Proprio no.

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