Dal Reddito di cittadinanza al Reddito di tifoseria: a Napoli la festa scudetto si paga col sussidio
Da mesi “Striscia la Notizia” va in giro a scovare i “furbetti” ma quello che ha scoperto ieri sera ha dell’incredibile: a Napoli c’è chi compra bandiere, striscioni e materiale per festeggiare lo scudetto, ormai prossimo, utilizzando il Reddito di cittadinanza. Non a caso ribattezzato, subito, da “Striscia”, come Reddito di tifoseria. Ma c’è poco da ridere, purtroppo.
Dal reddito di cittadinanza al reddito di tifoseria
La denuncia che arriva da un servizio di Striscia la Notizia, firmato da Luca Abete, è gravissima. L’inviato della trasmissione di Canale5 si è recato in alcuni negozi nei quali si vendono addobbi, bandiere e alcolici in preparazione dei festeggiamenti, che dovrebbero scattare domenica pomeriggio in caso di vittoria del Napoli contro la Salernitana e di “non vittoria” della Lazio sull’Inter, utilizzando illegalmente il reddito di cittadinanza. Una pratica vietata, dal momento che il sussidio andrebbe utilizzato solo per pagare beni di prima necessità.
“Il trucco adottato da diversi commercianti è vendere oggetti per il tifo facendoli figurare come beni primari: il reddito di cittadinanza così diventa un reddito di tifoseria”, ha raccontato Abete nel servizio andato in onda ieri a Striscia e realizzato con una telecamera nascosta in alcuni negozi di Napoli. Nelle immagini si vede una donna che acquista una bandiera, alcuni addobbi e addirittura tre fumogeni pagando sempre con la carta del reddito di cittadinanza, con i commercianti che la rassicurano sul fatto che nessuno si accorgerà dell’inganno. «Non risulta il dettaglio del pagamento… Lo facciamo figurare come un piccolo elettrodomestico», spiega la commessa di un negozio di elettronica.
Una pratica simile era stata già denunciata, in altre occasioni, da Luca Abete, come l’abitudine a farsi “monetizzare” i crediti del Rdc dai commercianti, previo pagamento di una provvigione. Un vero e proprio mercato della “carta”, altro che aiuto ai bisognosi… “Ogni 100 euro ci prendiamo 10 euro dalle persone“, spiegava un commerciante. Oggi, invece, con il Reddito di tifoseria, siamo alla bandiera di scambio. Cosa dirà Roberto Saviano, che c’è un complotto contro i napoletani?