Etienne – Roma
Etienne
Via Scirè, 18 – 00199 Roma
Tel. 393/8902073
Sito Internet: www.etienneroma.it
Tipologia: tradizionale con spunti creativi
Prezzi: antipasti 16/21€, primi 24€, secondi 29/32€, dolci 14/20€
Chiusura: Domenica
OFFERTA
Il ristorante guidato dallo chef Stefano Intraligi si conferma un indirizzo di gusto in una zona di Roma piuttosto avara di locali di questo genere. Situato a pochi passi dalla Sedia del Diavolo, nel quartiere Africano, propone una cucina creativa che riesce a coniugare forma e sostanza, con piatti curati nell’estetica e buoni al palato. Oltre alla scelta à la carte, sono previsti 2 menù degustazione, da 90 a e da 120 euro, rispettivamente da 7 e da 10 portate, oppure dei percorsi dove si possono scegliere le singole portate: Petit composto da antipasto, primo o secondo e dolce a 45 euro, Moyen con antipasto, primo, secondo e dolce a 55 euro, e Riche che comprende due antipasti, primo, secondo e dolce a 65 euro. Dopo diversi appetizer sfiziosi, tra cui la spugna all’acqua di pomodoro su salsa al lime, la sfera di spritz e la polpettina che ricordava il pane e salame, abbiamo assaggiato il nostro antipasto – Fior di Funghi -, una preparazione gustosa a base di soli funghi serviti cotti, crudi e fermentati, legati da una leggera besciamella ai funghi, pan brioche, gel di prezzemolo e tartufo nero. I Pallonicini Carbonari erano dei bottoni di pasta ripiena di salsa alla carbonara conditi con della polvere di guanciale croccante che creava un piacevole contrasto di consistenze e donava la giusta sapidità al piatto. Buono ma perfettibile il petto d’anatra francese con demi glace cotto 26 ore, gelato alla mela gialla e senape di Digione (non pervenuta), dove la carne, tenera e rosata al centro, è stata servita tiepida e con poca salsa sopra, scelta che l’ha resa un po’ asciutta. Un ottimo bignè dolce ripieno di foie gras e tartufo ha preceduto Neve, un dessert concepito come una coltre di neve (meringa) che nasconde della frolla sbriciolata e una salsa ai frutti rossi, da mangiare con delle cuffie attraverso le quali si ascolta prima un breve monologo e poi una canzone. In chiusura un caffè sottoestratto e poco complesso.
AMBIENTE
La grande vetrata che affaccia su strada permette di intravedere l’interno, arredato in modo curato ma non pretenzioso, con comode poltroncine e dei tavoli lasciati “nudi” sui quali c’è una bella mise en place. Con la stagione calda c’è anche il dehors allestito di fronte al ristorante.
SERVIZIO
Cortese e preparato, con i giovani camerieri simpatici e veloci nel soddisfare le richieste del cliente e lo chef che ogni tanto ama sincerarsi che tutto vada bene.
Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2023 – www.lapecoranera.net