Expo e Giubileo, le associazioni: “Comune di Roma immobile, si parta da una proposta culturale”

22 Apr 2023 17:48 - di Redazione
giubileo

Il Natale di Roma come occasione per riflettere sul futuro della Capitale, partendo dal Giubileo e dalla candidatura all’Expo 2030. Se ne è parlato all’evento “Aeterna”, organizzato a Roma dall’associazione Magnitudo e al quale hanno preso parte, tra gli altri, il consigliere regionale della Lista Rocca Presidente, Luciano Crea, e l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

Alemanno: “Per Expo e Giubileo partire dall’identità di Roma”

“Di fronte all’immobilismo del comune di Roma è necessario che tutte le istituzioni vengano coinvolte totalmente nella preparazione del Giubileo e della candidatura all’Expo 2030“, ha detto Alemanno, aggiungendo che “questi due eventi segneranno il futuro di Roma, ma proprio per questo devono essere organizzati partendo dall’identità della nostra Città”. Per l’ex sindaco, infatti, “oltre ai problemi organizzativi ed economici, bisogna approfondire i valori culturali su cui questa organizzazione deve essere pensata. Per questo proponiamo una Conferenza nazionale sul futuro di Roma, in cui Comune, Regione Lazio e Governo nazionale costruiscano insieme una proposta culturale e operativa sugli appuntamenti del Giubileo e dell’Expo”.

Crea: “Dobbiamo restituire alla Capitale il ruolo e la funzione che merita”

“È arrivato il momento di metterci la faccia rispetto alla nostra Capitale, alla città in cui viviamo. Di ridare a Roma una giusta e sacrosanta dignità, Roma deve essere Caput mundi anche di fatto. Dobbiamo dare a Roma il ruolo e la funzione che merita”, ha detto Crea.

Il Giubileo come occasione di “rigenerazione culturale”

Il presidente di Magnitudo, Nicola Colosimo, poi ha auspicato un costante dialogo tra le istituzioni italiane e il Vaticano, affinché la Santa Sede sia sostenuta anche nello sforzo di “comunicare tutta la profondità spirituale del Giubileo”. “I giovani – ha aggiunto – devono vedere in questi traguardi non solo un’opportunità di lavoro, ma un momento di rigenerazione culturale e identitaria per costruire il futuro della nostra Città e della nostra Nazione”.

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