Fondi da Mosca, tre anni di fango sulla Lega: arriva l’archiviazione, niente scuse dalla sinistra

27 Apr 2023 13:44 - di Lucio Meo

Il gip di Milano Stefania Donadeo ha archiviato la posizione di Gianluca Savoini fondatore dell’associazione Lombardia-Russia, dell’avvocato d’affari Gianluca Meranda e dell’ex bancario Francesco Vannucci indagati per corruzione internazionale per il presunto affare russo avvenuto all’hotel Metropol. Dopo 3 anni e mezzo di indagini si chiude così l‘inchiesta con al centro l’incontro d’affari a Mosca, a cui prendono parte sei persone, e che secondo l’ipotesi iniziale della procura avrebbe visto protagonista un’operazione sospetta di corruzione legata all’importazione in Italia di una grande quantità di petrolio che, nelle parole di chi starebbe trattando, in un anno dovrebbe far affluire 65 milioni di dollari nelle casse della Lega e permettere così al partito guidato da Matteo Salvini di affrontare la campagna elettorale delle ultime europee. Ipotesi definitivamente archiviata.

Inchiesta Metropol archiviata, niente fondi da Mosca alla Lega: la soddisfazione di Salvini

“Archiviata l’inchiesta sui presunti fondi russi del caso Metropol. Adesso aspettiamo le scuse di tanti, e prepariamo le querele per molti”, scrive sui social Matteo Salvini, leader della Lega. Nella foto in alto, una protesta del Pd contro lo “scandalo” dei fondi russi alla Lega, scandalo rivelatosi oggi inesistente. Qualcuno, da sinistra, chiederà scusa, è domanda retorica del leader della Lega?

“Abbiamo appreso con viva soddisfazione che il gip di Milano ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dai pm con riferimento al caso cosiddetto Metropol, che tanto clamore e dietrologie aveva creato nell’estate del 2019. La difesa di Gianluca Meranda e di Francesco Vannucci non ha mai coltivato dubbi in merito all’estraneità dei propri assistiti in ordine al reato contestato, cosi come, nel silenzio che la serietà che il sistema penale richiede nel rispetto del lavoro della magistratura, ha sempre confidato nella giustizia. Si mette la parola fine dunque ad una vicenda dai tratti squisitamente giornalistici e certamente priva di rilevanza giuridica”, commenta l’avvocato Ersi Bozheku, difensore di due degli indagati per i quali il gip di Milano ha chiesto l’archiviazione.

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