Il Pd difende l’orso killer ma vuole uccidere i cani inselvatichiti. La Schlein “azzannata” dagli animalisti

17 Apr 2023 12:31 - di Monica Pucci

Il Pd e la sinistra che in Trentino si schierano in difesa dell’orso assassino e attacca il presidente della Provincia Fugatti che vuole eliminarlo o spostarlo dalle zone a rischio, nel resto d’Italia sono alle prese con una dura polemica per i motivi opposti, che riguarda i cani randagi inselvatichiti. Una interpellanza firmata da Chiara Braga, numero due della segreteria di Elly Schlein, propone di “eradicarli” dalle zone a rischio, suscitando la reazione indignata dell’Enpa  (Ente nazionale protezione animali).

Il Pd nella bufera sui cani randagi inselvatichiti

L’Ente Nazionale Protezione Animali lancia l’allarme per la “pericolosa interpellanza urgente presentata dal Pd, a prima firma della Capogruppo PD alla Camera, Chiara Braga, e discussa dal deputato Stefano Vaccari che ha chiesto ai ministri dell’Agricoltura, della Salute e dell’Ambiente “quali misure si intenda adottare per arrivare all’eradicazione dei cani inselvatichiti”.

Cani “inselvatichiti”, che ricorda l’Enpa, non sono né una nuova razza canina né una nuova specie animale, “ma cani randagi, animali nati in natura da altri cani liberi, oppure esemplari abbandonati dall’uomo che vagano sul nostro territorio”. “E’ davvero sorprendente – afferma Enpa – che gli onorevoli del PdD non sappiano dell’esistenza di una legge, la 281/91, finalizzata proprio alla prevenzione del randagismo. E che tale legge tutela gli animali d’affezione, vietando di uccidere ovvero “eradicare” i cani, randagi o inselvatichiti che siano. E’ questo il nuovo corso che ci dobbiamo aspettare dalla neo segretaria Elly Schlein?”, è scritto sul sito dell’Ente.
L’Enpa contesta anche che il testo dell’interpellanza sia apparso sulla pagina ufficiale di una associazione di caccia, ancor prima di essere pubblicata dalla Camera dei Deputati, “una procedura decisamente anomala che suscita molti punti interrogativi”. “Ricordiamo che uccidere animali d’affezione (quindi anche cani inselvatichiti) se non per fini eutanasici è un reato punito dall’articolo 544 ter del codice penale.”.

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