Il Pil vola, l’Italia della Meloni straccia Francia e Germania. Conte ridicolo: “Solo merito mio”

28 Apr 2023 13:20 - di Lucio Meo

Altro che le “locomotive” tedesche e francesi. Nel primo trimestre del 2023 è l’Italia, tra i grandi paesi europei, a far volare il Pil, molto più che la Francia e la Germania, quest’ultima addirittura ferma nella palude del ristagno economico. Nei primi tre mesi dell’anno del governo Meloni, si stima che il prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e sia cresciuto dell’1,8% in termini tendenziali. Due volte in più della media francese, e tre di quella europea. Non lo dice l’ufficio stampa di Palazzo Chigi, ma l’Istat che oggi ha diffuso la stima preliminare del Pil del I° trimestre 2023 nel giorno del via libera, alla Camera, del Def, bloccato ieri da un incidente parlamentare.

Pil da record in Europa, il governo Meloni festeggia

«L’economia italiana», afferma Giorgia Meloni, «cresce oltre le stime previste e sprona il nostro Governo a far ancora di più per sostenere chi produce ricchezza nella nostra Nazione. Questi dati ne sono la dimostrazione: le nostre imprese, quando messe nella condizione di sprigionare tutto il loro potenziale, sanno fare la differenza rendendo l’Italia forte e competitiva e favorendo il benessere di tutti gli italiani».

L’Istituto di Statistica sottolinea che il primo trimestre del 2023 ha avuto due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al primo trimestre del 2022, ma in ogni caso la variazione congiunturale, prosegue l’Istat, è la sintesi di un cospicuo aumento del valore aggiunto sia nel comparto dell’industria, sia in quello dei servizi e di una stazionarietà dell’agricoltura, silvicoltura e pesca. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2023 è pari a +0,8%. E gli altri paesi? La media europea è pessima, rispetto al dato italiano.  Il Pil dell’area euro è salito dello 0,1% nel primo trimestre del 2023 rispetto al quarto trimestre del 2022 e dell’1,3% rispetto al primo trimestre del 2022, secondo la stima flash di Eurostat. Entrambi gli aumenti sono inferiori al consensus, la media delle attese degli analisti. Nell’Ue è salito dello 0,3% e dell’1,8%, rispettivamente. E Parigi? L’economia francese è cresciuta solo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Il tasso di crescita ha soddisfatto le aspettative degli economisti dopo la crescita nulla nel quarto trimestre del 2022. Il Fondo monetario internazionale ha previsto che il pil della Francia crescerà dello 0,7% quest’anno e dell’1,3% nel 2024. In Germania va ancora peggio. Il prodotto interno lordo tedesco ristagna nel 1° trimestre dell’anno. Il pil, destagionalizzato e corretto per i prezzi, è rimasto invariato rispetto al precedente trimestre.

Urso: l’Italia cresce a dispetto della sinistra

Dal governo i commenti sono improntati alla soddisfazione. “La crescita del Pil nel primo trimestre, ben superiore a quella di altre grandi economie europee, smentisce i profeti di sventura che avevano diagnosticato una possibile recessione per il nostro Paese. Nel contempo, questo dato evidenzia la grande vitalità delle imprese e del nostro sistema produttivo. Siamo sulla strada giusta”, dichiara il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, mentre Giorgetti, titolare dell’Economia, parla addirittura di brindisi. “Le stime diffuse oggi dall’Istat sul Pil del primo trimestre fotografano la realtà dei fatti. Numeri che parlano chiaro e smentiscono le polemiche strumentali della sinistra”, è il parere del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti.

“L’aumento del Pil nel primo trimestre del 2023, con una stima dello 0,5% in più rispetto al trimestre precedente e dell’1,8% in termini tendenziali, mostra in tutta evidenza il buon lavoro svolto fin qui dal governo Meloni, che sta riscuotendo un altrettanto evidente consenso sui mercati a livello internazionale. L’economia reale è in un clima di fiducia rispetto all’esecutivo, cosa che non si è riscontrata, quanto meno in questa misura, nei governi precedenti. Questa maggioranza è compatta e coesa, con buona pace delle opposizioni che possono polemizzare quanto vogliono ma non possono cambiare dati oggettivi”, dice il capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato, Lucio Malan.

Conte si attribuisce i meriti

“Ho visto che il ministro Giorgetti, dopo l’umiliazione di ieri, oggi si è lanciato addirittura auspicando in un brindisi, ma non si può fare il brindisi con lo spumante comprato da altri”. Con scarso senso del ridicolo, il presidente di M5S, Giuseppe Conte, a Ivrea a sostegno del candidato sindaco Matteo Chiantore, si attribuisce i meriti della crescita del Pil. “Lui – aggiunge – non ha alcun merito di questi risultati, quindi dovrebbe invece preoccuparsi della prospettiva di crescita che lui sta determinando con questa maggioranza, con la Legge di Bilancio che hanno fatto loro, una legge nel segno dell’austerità. “Vedrete che questi numeri ce li dimentichiamo, li guardi adesso perché purtroppo, e lo dico da cittadino italiano sono molto preoccupato, questi numeri ce li dimenticheremo con le loro manovre di bilancio”.

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