Juan Merchan, l’icona liberal con simpatie dem che ri-giudicherà Trump dopo essersi dedicato a Bannon

5 Apr 2023 13:20 - di Redazione
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Ha una figlia, Loren Merchan, che ha lavorato come direttrice digitale per la campagna presidenziale 2020 di Kamala Harris, la vicepresidente degli Stati Uniti di fede democratica che rappresenta l’ala più radical della sinistra statunitense, ma Juan Manuel Merchan, il giudice di origini colombiane che dovrà decidere nel processo imbastito contro Trump per i 130.000 dollari consegnati alla pornostar Stormy Daniels ha una vera e propria fissazione per il tycoon e per la sua politica di stampo repubblicano condensata nell’acronimo Maga, contrazione del celebre slogan Make America Greta Again.

Nel 2006 il sindaco di New York, Michael Bloomberg, democratico, ha nominato Juan Manuel Merchan al Bronx Family Court.

Non è la prima volta che Trump incontra nel suo cammino Juan Manuel Merchan. Nato 60 anni fa in Colombia e, poi, emigrato a 6 anni a Jackson Heights, nel popolare quartiere Queens di New York dove è stato il primo dei sei figli della famiglia ad andare all’Università, lavorando per potersi pagare gli studi, Merchan , il cui padre era un militare che lavorava per i servizi segreti colombiani, si è già scontrato con la galassia Trump, con i suoi manager e con i suoi consiglieri e consulenti.

Proprio nei mesi scorsi Juan Manuel Merchan ha condannato Allen Weisselberg, amico di Trump e Cfo della sua società, nell’ambito di un processo per frode fiscale della Trump Organization. E ha presieduto il processo ad un altro caro amico e consigliere dell’ex-presidente Trump, Steven Bannon, accusato di aver frodato i tanti che avevano versato soldi al suo fondo per finanziare il Muro di Trump.

Quanto alla figlia del giudice, secondo il suo profilo LinkedIn,  da febbraio 2019 fino a dicembre dello stesso anno, ha lavorato come direttore del digitale per la campagna presidenziale 2020 di Kamala Harris.

Successivamente l’azienda di Loren Merchan, ha continuato a lavorare per la Harris e l’allora candidato Joe Biden dopo che la prima vicepresidente donna in assoluto ha concluso la sua campagna senza successo per la presidenza e si è unita al ticket di Biden.

Loren Merchan ha concluso il suo lavoro con la campagna per trasferirsi a ricoprire lo stesso ruolo presso l’azienda di strategie digitali progressista di Authentic Campaigns dove, in cinque anni ha scalato tutte le posizioni di vertice diventando partner, presidente e anche Chief Operating Officer di Authentic Campaigns.

I clienti dell’azienda di Loren Merchan includono, oltre a Kamala Harris e Joe Biden, così come altri politici progressisti e democratici come il governatore della California, il democratico Gavin Newsom, il senatore del New Jersey, Cory Booker, anch’egli democratico, il leader della minoranza della Camera Hakeem Jeffries di New York, pure lui membro del Partito Democratico e il senatore dell’Arizona, Kyrsten Lea Sinema., già esponente dem e ora indipendente.

Nel suo post pubblicato pubblicato su Truth Social a poche ore dall’inizio dell’udienza in cui è stato, poi, formalmente incriminato, Donald Trump si era scagliato Juan Merchan definendolo “un giudice grandemente di parte” chiedendo di spostare il caso Stormy Daniels da Manhattan a Staten Island, “che sarebbe una sede molto equa e sicura per il processo”.

“E’ stato disastrosamente ingiusto nel precedente caso collegato a Trump – aveva riferendosi ad una sua recente sentenza di condanna della Trump Organization per frode fiscale – ha istruito in modo orribile la giuria ed è impossibile avere a che fare con lui in questa caccia alle streghe”.

Il processo, l’eventuale scelta della giuria, si sarebbe svolto, ha protestato Trump, “in una sede molto ingiusta, dove in alcune aree vota repubblicano appena l’un per cento della popolazione“.
Staten Island è, in effetti, l’unico borough newyorkese dove Trump ha vinto sia nel 2016 che nel 2020.

 

 

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