La denuncia di Massimo Galli: coinvolto a mia insaputa in spot fasulli su farmaci e integratori
«Scopro dai messaggi che ricevo di essere stato coinvolto, a mia insaputa e contro la mia volontà, in pubblicità fasulle di farmaci e integratori vari». A segnalarlo sui suoi profili social è l’infettivologo Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano. «Capita, purtroppo sempre più di frequente», scrive in un post, «che una mia fotografia, o una frase che non c’entra nulla con quanto viene pubblicizzato, vengano usate facendo intendere che consiglio l’impiego di questo o quel prodotto».
Massimo Galli: dall’antitrombotico all’antidiabetico
L’ultimo caso ha riguardato un “antitrombotico”, e poco prima un integratore a presunta azione anti-ipertensiva. Prima ancora un antidiabetico, un prodotto per le vene varicose e un altro per i dolori articolari. «Ne mancherebbe solo uno per il ginocchio della lavandaia, con tutto il rispetto per le lavandaie».
«Tutta questa storia non è divertente»
«Scherzi a parte, non se ne può più», è lo sfogo di Massimo Galli. «E tutta questa storia non è per niente divertente. Mi toccherà fare un’altra gita alla Polizia postale e allertare di nuovo i miei legali. A chi ha seguito in questi anni il mio lavoro, raccomando di attenersi a quanto consigliato dal medico curante, senza affidarsi a prodotti miracolosi che spesso sono solo bufale. Per quanto mi riguarda – conclude – date credito solo a quanto scrivo in prima persona sui miei post ufficiali».