La giunta dem fa un bando: lo vince il figlio del senatore Pd Verini. Polemiche a Spoleto

9 Apr 2023 17:29 - di Luisa Perri
Verini

È diventato anche un caso politico la nomina di Saverio Verini, figlio del senatore Pd Walter Verini alla direzione Sistema Museale del Comune di Spoleto.

Il figlio del plenipotenziario dem dell’Umbria ed ex portavoce di Veltroni, come riporta oggi Libero, ha vinto il bando pubblico che gli affida per tre anni la guida del super-polo, che riunirà in una fondazione tutte le strutture culturali del territorio del comune spoletino. La nomina è arrivata dopo mesi di polemiche e diatribe, dovute alla scadenza del mandato di Marco Tonelli, direttore della Galleria d’Arte Moderna Carandente di Palazzo Collicola che rientrerà nel nuovo complesso museale.

Su 7 candidati, la commissione ha scelto Saverio Verini

Verini, 38 anni, molto attivo negli ambienti culturali della Capitale, è stato selezionato a due mesi dall’apertura del bando, da una commissione presieduta da Luca Gammaitoni, (capolista Pd alle regionali del 2019) direttore del Noise in Physical System Laboratory del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia, composta dal direttore del Macro (dove il vincitore del concorso ha già lavorato) Luca Lo Pinto e dalla storica dell’arte e Soprintendente archeologia belle arti e paesaggio d’Abruzzo Rosaria Mencarelli.

«Una storia veramente incredibile ed imbarazzante», denuncia Filippo Piccioni della Lega. «Siamo venuti a conoscenza che il posto, pur con un concorso e pur, a detta dell’assessore, non avendo la commissione portato a termine il proprio lavoro, era già stato designato per tale Saverio Verini, figlio del noto dirigente e senatore del Pd Walter Verini. Sentendo aria di bruciato, abbiamo fatto notare che la città non avrebbe mai accettato l’ennesimo nome calato dall’alto a scapito della qualità di un servizio così importante e abbiamo ancora chiesto delucidazioni».

La protesta dell’opposizione contro la nomina del figlio del senatore dem

La Lega, ha spiegato Piccioni, ha fatto una richiesta di accesso agli atti per conoscere i curricula dei candidati: «Non avendo ottenuto ciò che avevamo richiesto”, continua l’esponente leghista, “abbiamo voluto un riscontro in forma scritta, ricevendo però la stessa risposta che ci era stata resa oralmente, ovvero che, il Segretario generale conferma che la dirigente differisce la consegna del curriculum del verbale alla fine del procedimento. Tutto ciò non è assolutamente conforme alle regole amministrative. La domanda viene spontanea, come può uscire il vincitore pubblicamente, sulle testate giornalistiche e su importanti riviste d’arte, se non c’è un verbale e se il procedimento non è concluso?».

Da parte sua, il sindaco di Spoleto che guidaa la giunta Pd-M5s, Andrea Sisti ha incaricato i suoi uffici “di controllare tutta la documentazione relativa alla scelta del nuovo direttore prima di chiudere la pratica”. Intanto i consiglieri di centrodestra hanno presentato una mozione per fare luce sulla procedura una volta e per tutte.

 

Commenti

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  • Iliana tini 9 Aprile 2023

    La volpe perde il pelo ma non il vizio, così diciamo in Umbria, la sinistra ha rubato all’Umbria 40 anni e forse più di libertà, le persone competenti se non erano di loro non avevano vita facile, queste persone meritano il 41 bis.

  • Vittorio Martemucci 9 Aprile 2023

    NON e’ una novità ma la normalità basta una tessera e raccomandazione per gli incapaci immeritevoli e VOILA il gioco e’ fatto ….e che ce vo’ ?