La veggente di Trevignano riappare da Vespa e rivendica il prodigio: quel pianto non è sangue di maiale
L’autoproclamata veggente di Trevignano, la 53 enne Gisella Cardia, custode della Madonna che versa lacrime di sangue sotto esame dal 2016, non si trova più. La sua ultima comparsa dal vivo risale a giovedì scorso, 6 aprile, alla vigilia del venerdì santo. Poi, di lei, solo un enigmatico messaggio postato sul sito La regina del rosario, dove sono raccolte testimonianze e intenzioni di preghiera: «Gli incontri sono momentaneamente sospesi con data da destinarsi». E, giusto ieri, una “riapparizione” in veste di intervistata, in collegamento col programma di Bruno Vespa, Cinque minuti.
La veggente di Trevignano scomparsa all’improvviso, ricompare da Vespa
Dove, mentre le polemiche infuriavano per la sua sparizione e i sospetti di una fuga all’estero – smentiti con veemenza via social dal suo staff di adepti e collaboratori – la veggente di Trevignano ha voluto precisare alcuni punti cardine del suo “caso”. Un caso che, tra sacro e profano, esposti e indagini, è ora incentrato soprattutto sugli esami relativi alla natura del sangue che riga il volto della statua della Madonna.
Polemiche e sospetti dopo la sua sparizione improvvisa
Proprio sulla vexata quaestio, allora, nei giorni scorsi è stato presentato un esposto ai carabinieri da parte di un investigatore privato che sostiene la presunta appartenenza a un maiale del sangue scaturito dagli occhi della statua. Tutto fermo a quel momento, dunque. E alle indiscrezioni diffuse in seguito alla repentina “scomparsa” dalla scena della sua protagonista.
Adepti e staff difendono la veggente di Trevignano: «Nessuna malafede, nessun inganno»
Un mix esplosivo di profezie e denunce, fede e presunta malafede, che ieri si è aggiornato alla misteriosa sparizione della 53enne al centro della vicenda di cronaca. Un dato che ha alimentato dubbi e sospetti, che il suo staff ha provato a fugare online, sostenendo: «Non è fuggito nessuno. Non c’è nessuna malafede, non c’è nessun inganno». Sul fronte degli esami scientifici effettuati sul liquido ematico, invece, è stata la stessa Cardia a voler fare il punto.
La veggente di Trevignano sul plasma analizzato dai Ris: «Non è sangue di maiale»
Così, ospite in collegamento con la trasmissione di Vespa su Raiuno, ha spiegato: «Il sangue è stato analizzato dai Ris in presenza del mio vescovo, cui noi abbiamo lasciato anche il nostro Dna: mio e di mio marito». Ma, ha quindi proseguito la veggente di Trevignano, «non abbiamo ancora avuto gli esiti». Non solo: «Dire che il sangue sgorgato dagli occhi della statua della Madonna di Trevignano è di maiale, è una cosa assurda», ha tuonato la donna…
E sul pianto della statuina: «Non piange il terzo giorno di ogni mese, sono tutte falsità»
Proseguendo nella sua spiegazione con un lungo inciso sul pianto della statuina. Un punto su cui la Cardia ha tenuto a precisare contestualmente che non è vero che la statuina piange ogni mese. O meglio: «Non piange il terzo giorno di ogni mese, sono tutte falsità. Noi diciamo un rosario, la Madonna lascia un messaggio. Ma al momento «non piange da due anni. Ha lacrimato sangue due anni fa, e poi non è accaduto più».