L’Aquila 14 anni dopo, FdI: “Completeremo la ricostruzione”. Rocca: “Per sempre legato alla gente d’Abruzzo”
“Sono trascorsi 14 anni dal terribile terremoto del 6 aprile 2009 che colpì L’Aquila e l’Abruzzo. Quella tragedia toccò il cuore e la mente di tutti gli italiani, che dimostrarono solidarietà e vicinanza. Onoriamo la memoria delle 309 vite spezzate e ci stringiamo ai loro cari”. Così in un tweet il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha rinnovato la memoria di un tragedia collettiva. Lo ha fatto in mattinata, dopo che mercoledì ha voluto recarsi di persona tra i cittadini aquilani. Partecipando alla messa nella Chiesa delle Anime sante, in piazza Duomo, alla vigilia della triste ricorrenza. “L’impegno per questo forte e orgoglioso territorio non è terminato – ha ribadito dai social il presidente del Consiglio- . Il governo lavora per accompagnare e sostenere il completamento della ricostruzione. C’è ancora molto da fare, ma abbiamo la possibilità di far risorgere L’Aquila e i Comuni del cratere. E renderli ancor più belli e fieri di prima. Continueremo a fare la nostra parte”.
Mattarella: “Giorno di memoria e di rinnovato impegno”
Parole dense di commozione e di impegno quelle del presidente Mattarella: “Nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 uno dei terremoti più devastanti della nostra storia recente ha propagato morti e distruzioni. A L’Aquila e nei paesi vicini. L’Italia intera si strinse attorno a chi fu gettato nel dolore”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Sindaco del Comune dell’Aquila, Pierluigi Biondi. “Questo giorno di memoria è, per la Repubblica, un rinnovato giorno di impegno. L’impegno di completare la ricostruzione; di sostenere una rinascita piena della vita civile, sociale, economica, culturale della città”.
Terremoto: “Il doloroso ricordo degli studenti che morirono”
Matterella ha ricordato i tanti ragazzi vittime del sisma. “Il doloroso ricordo degli studenti che morirono a causa del terremoto deve spingere proprio al rilancio dell’università; e dell’impegno nelle attività scolastiche, per una nuova stagione di progresso. Parti significative del territorio nazionale sono purtroppo vulnerabili agli eventi sismici. Come confermato dai terremoti che hanno fatto seguito a quello de L’Aquila. Occorre impegno nella prevenzione; rigore nella ricostruzione e nel risanamento degli edifici”. Sollecita al termine del messaggio Mattarella: “È un dovere che non ricade su pochi ma chiama alla collaborazione le forze economiche e sociali accanto alle istituzioni, nazionali e territoriali”.
Il governatore Marsilio: “L’Aquila, la notte più lunga”
“La notte più lunga. Il Governo, l’Italia intera e l’Abruzzo si stringono attorno all’Aquila”. Così il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ricorda quel maledetto 6 aprile 2009. “Accolgo volentieri l’invito del sindaco Pierluigi Biondi ad indossare oggi il “fiore della memoria””, dice il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci. “Accelerare sulla ricostruzione e diffondere la prevenzione significa rendere onore nel migliore dei modi alla memoria di chi ha perso la vita in quella calamità”. L’Aquila. “Una città che, con determinazione e fierezza, si sta rialzando da quella tragedia. Una rinascita avvenuta tra non poche difficoltà. Le semplificazioni burocratiche e amministrative promesse dal governo Meloni saranno fondamentali per assicurare a tutto il territorio aquilano le risorse necessarie per il completamento di una ricostruzione attesa da troppi anni”. Così, in una nota, Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
Francesco Rocca: Una tragedia che ha segnato il mio percorso personale
Ricorda con commozione Francesco Rocca i primi momenti critici di un’emergenza così tragica. “Non dimenticherò mai quelle ore terribili e drammatiche quando, da Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, mi recai immediatamente sul posto; insieme all’allora Capo del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso. Il mio è un ricordo d’amore e d’azione verso gli aquilani e la gente d’Abruzzo: volontari, forze dell’ordine, sanitari. Donne e uomini da ogni parte d’Italia diedero il loro contributo per risollevare una terra piegata dal terremoto”. Così il Presidente della Regione Lazio. ”Ho vissuto sul campo, in prima linea, i soccorsi e la ricostruzione. Ma, soprattutto, ho provato un grandissimo orgoglio nel toccare con mano la grande forza, la resilienza, la generosità dei soccorritori. Molti dei quali pur vivendo gravi lutti personali, hanno continuato a prestare servizio per aiutare i loro concittadini. Credo che questo esempio valga più di mille parole. Ha segnato il mio percorso personale e dimostra come sia possibile anteporre il bene comune a quello individuale”.
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