Maratona col trucco: l’atleta Joasia Zakrzewski sale di nascosto in auto e arriva terza
Imbarazzo, sconcerto e delusione. Lo sport ha vissuto un’altra pagina mortificante, quella della maratona con il trucco. Un po’ come avviene nelle gare cittadine, con i ragazzi che si divertono a fare qualche furbata. Stavolta, però, non si tratta di un adolescente in vena di scherzi. Sotto i riflettori (e a fare scandalo) è infatti l’atleta scozzese Joasia Zakrzewski. Non una donna che corre per divertimento ma una specialista delle ultramaratone. Si è beccata la squalifica da una gara perché ha utilizzato un’auto.
Maratona col trucco, l’atleta sul podio con una furbata
La 47enne di Dumfries era arrivata terza nella gara Gb Ultras Manchester-Liverpool il 7 aprile. Dettaglio: ha percorso 2,5 miglia (circa 3,8 km) in auto. La “scorciatoia” è stata scoperta perché i dati hanno evidenziato che lei aveva coperto un miglio in 1’40”: un po’ troppo veloce. Wayne Drinkwater, il direttore della corsa Gb Ultras, ha detto alla BBC che l’episodio è stato «molto deludente». «Il problema è stato esaminato. Abbiamo controllato i dati del nostro sistema di tracciamento della gara e i dati GPX. Poi le dichiarazioni fornite dal nostro team dell’evento, da altri concorrenti e dalla stessa partecipante». Quindi, «possiamo confermare che un concorrente è stato squalificato dall’evento per aver usato un veicolo durante parte del percorso», le sue parole.
Joasia Zakrzewski era stanca e voleva abbandonare
La maratona con il trucco ha fatto subito notizia. «La questione è ora nelle mani della TRA (Trail Running Association) e di UK Athletics (UKA) come organismi di regolamentazione». Zakrezewski è arrivata 14esima nella maratona dei Giochi del Commonwealth 2014 in Scozia. E ha stabilito i record nel Regno Unito sulle distanze di 100 e 200 miglia. Adrian Stott, un amico della maratoneta, ha detto alla BBC che l’atleta scozzese è sinceramente dispiaciuta: «La gara non è andata secondo i piani. Ha detto che si sentiva male e stanca durante la gara e voleva abbandonare», ha raccontato. «Ha collaborato pienamente alle indagini degli organizzatori della gara, fornendo loro un resoconto completo di quanto accaduto. Si sente sinceramente dispiaciuta per qualsiasi turbamento causato».