Migranti, a Lampedusa 26 sbarchi e 1000 arrivi a Pasqua: l’Italia preme per i fondi alla Tunisia

10 Apr 2023 10:21 - di Martino Della Costa
Migranti

Continua l’esodo dei migranti provenienti dalle città della Tunisia e l’Italia accelera sull’emergenza, d’intesa con le autorità locali, per provare ad arginare la fuga in massa dei cittadini. Prova ne è che nella sola giornata di Pasqua, ieri a Lampedusa si sono susseguiti senza sosta 26 sbarchi, pari a circa 1000 arrivi sull’isola. Un’impellenza che il ministro Tajani ha sottolineato ancora nelle scorse ore, ribadendo la proposta di un compromesso per «favorire la stabilità della Tunisia», tanto importante per «regolare i flussi migratori». Tanto che, alludendo alla trattativa tra la Tunisia e il Fondo monetario internazionale per la concessione di un nuovo prestito da parte dell’organizzazione internazionale, il titolare della Farnesina ha asserito chiaramente che Tunisi «deve fare le riforme». Ma va incoraggiata «con una prima tranche di finanziamenti». L’Italia è in pressing sul piano degli aiuti da destinare allo Stato nordafricano.

Migranti, il governo italiano in pressing per gli aiuti alla Tunisia

Un impegno a tutto campo, riconosciuto dallo stesso Nabil Ammar, il 57enne ministro degli Esteri tunisino che solo nei giorni scorsi ha dichiarato: «Il Governo di Giorgia Meloni ci sta sostenendo tantissimo. Ma sia con l’Italia che con l’Europa dobbiamo allargare la cooperazione al di là dei migranti. La Tunisia ha tante potenzialità: creiamo qui e nei Paesi subsahariani le condizioni per uno sviluppo vero». Una linea che è in piena sintonia con la strategia indicata dal premier, che è stata la prima a segnalare l’emergenza.  «Sbloccare i finanziamenti per aiutare la Tunisia, nazione amica, in un momento di difficoltà» è la priorità del governo, hanno ribadito a più riprese da Palazzo Chigi dopo la cabina di regia.

Migranti, altri 36 soccorsi in mare: viaggiavano su un barchino di 7 metri colato a picco

Intanto, sul fronte della cronaca dei flussi, si contano almeno 18 dispersi nell’ultimo naufragio nel Mediterraneo centrale. Non solo. Dopo 26 sbarchi, per un totale di 974 migranti approdati sull’isola solo nel giorno di Pasqua, Lampedusa è di nuovo al collasso. Trentasei migranti, fra cui 8 donne e un minore, sono stati soccorsi, durante la notte, in area Sar, dalla motovedetta Cp319 della Guardia costiera. Sentiti dalla polizia, concordano sul numero – 18 appunto – di coloro che sono annegati. La nave Nadir della Ong tedesca Resqship ha recuperato due cadaveri.

I migranti naufragati salpati da Sfax pagando 3000 dinari tunisini

Intanto, fra i superstiti, sbarcati a Lampedusa, ci sono anche le donne. E sono tutti originari di Costa d’Avorio, Guinea, Camerun e Senegal. Hanno tutti riferito di essere salpati alle 3 di ieri da Sfax (la seconda città per importanza e centro economico della Tunisia), pagando 3 mila dinari tunisini. Per viaggiare su un barchino in ferro di 7 metri, poi andato a picco e lasciato alla deriva.

I migranti salvati sono sbarcati a Lampedusa, nuovamente al collasso

Dunque, un altro naufragio. Con Lampedusa ancora una volta al collasso. I trentasei migranti salvati, dopo il trasbordo sull’unità di soccorso sono sbarcati nella più grande delle Pelagie dove, nella sola giornata di Pasqua, ci sono stati 26 sbarchi. Pari a un totale di 974 persone approdate. Il giorno prima erano stati 17 gli approdi, con 679 migranti. All’hotspot di contrada Imbriacola, nuovamente allo stremo, all’alba c’erano già 1.883 ospiti, a fronte di un a capienza di poco meno di 400 posti. In mattinata, su disposizione della Prefettura di Agrigento, in 244 verranno imbarcati sul traghetto di linea Galaxy che giungerà in serata a Porto Empedocle.

Lampedusa allo stremo: solo nella giornata di Pasqua 26 sbarchi con mille arrivi

I soccorsi – riferisce l’Ansa nel dettaglio – sono iniziati sabato. E sono andati avanti, grazie a Guardia di finanza, Capitaneria e assetti Frontex, per l’intera giornata. I diversi gruppi di migranti hanno riferito di essere partiti dalle città tunisine di Zarzis, Chebba, Jebiniana e Kerkenna. Per la traversata hanno detto di aver pagato fino a 4mila dinari pur di riuscire ad arrivare in Italia. Con la Ong tedesca ResQship che rimarca: «Nuovo naufragio nella notte: almeno 20 dispersi, Mediterraneo cimitero europeo».

La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sul naufragio

Intanto, la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sul naufragio avvenuto durante la notte fra sabato e domenica di Pasqua nel Mediterraneo centrale. I pm hanno aperto un fascicolo, a carico di ignoti, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. I 22 sopravvissuti, nelle prossime ore, verranno ascoltati dagli agenti della Squadra Mobile che proveranno a ricostruire cosa sia accaduto. Nel frattempo, Alarm Phone segnala l’ennesimo sos per 400 migranti in pericolo nel Mediterraneo

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