Milano, pestata e stuprata in stazione. “Colpiva ovunque, sono svenuta”: il racconto della vittima

29 Apr 2023 15:35 - di Greta Paolucci
stuprata Stazione Centrale

Trascinata, pestata brutalmente e poi stuprata: tutto all’interno della Stazione Centrale di Milano e ber oltre tre ore di inferno. «Mi ha afferrato la mano destra, mi ha trascinato nei giardinetti, con forza mi ha abbassato i jeans e mi ha violentata per mezz’ora. Poi ho perso i sensi». E ancora. «Colpiva ovunque, mi riempiva di botte, sono svenuta». Ma quello sarebbe stato solo l’inizio… L’inizio di un incubo durato oltre tre ore, che la vittima – una 36enne straniera pronta a raggiungere Parigi dopo una tappa in Norvegia – non dimenticherà per il resto della sua vita. Un orrore fissato con la violenza dell’abuso sessuale e del pestaggio che l’ha accompagnato difficilmente rimovibile anche dalla memoria di chi, al lavoro sul caso, ha visto con i suoi occhi le immagini della brutale aggressione avvenuta giovedì all’alba in stazione Centrale a Milano, e non dimentica neppure un singolo fotogramma.

Milano, stuprata in ascensore alla stazione Centrale: un incubo lungo tre ore

«La giovane turista – raccontano quelle immagini e chi le ha dovute visionare – è stata picchiata a sangue e violentata. Le telecamere dell’ascensore hanno ripreso tutto: lui che la trascina e poi la colpisce e ne abusa». E ancora. «Ha urlato. Si è dimenata, ha cercato di chiedere aiuto… Ma nessuno l’ha sentita», aggiunge chi segue da vicino il caso. Poi, soccorsa in stazione Centrale, medicata alla Mangiagalli, la 36enne francese di origini marocchine è corsa a denunciare quanto accaduto. Nel frattempo il suo presunto aggressore, bloccato dalla Polfer – un 26enne marocchino, senza fissa dimora – è stato fermato, su disposizione del pm Alessia Menegazzo, vicino alla stessa stazione dove dimorano numerosi senzatetto. Indossava gli stessi vestiti ripresi dalle telecamere che hanno filmato la violenza, sdraiato in un’aiuola, come se niente fosse…

Stupro in Stazione Centrale: «Turista violentata e picchiata a sangue»

Nessun documento d’identità e nessun cellulare: l’uomo, è uno dei tanti fantasmi che gravitano in zona Centrale, luogo di bivacco per senza tetto e malviventi, sempre più terra di nessuno. Un Bronx le cui telecamere di videosorveglianza hanno registrato l’ultimo orrore: quanto accaduto, infatti, è stato ripreso dalle telecamere presenti nell’ascensore, scena del crimine. Un abominio cominciato intorno alle 2.30 di cui la vittima – ancora sotto shock – in cura presso le dottoresse e le psicologhe della Mangiagalli, ha raccontato l’orrore minuto per minuto. Da quando il suo aguzzino l’ha l’ha agganciata, aggredita e picchiata vicino allo scalo ferroviario, abusandone ripetutamente.

Stuprata e pestata a sangue in Stazione Centrale, un inferno di abusi e botte fino alle 5 del mattino

Lei avrebbe dovuto prendere io treno delle 6.25 per Parigi, lui è stato fermato poche ore dopo lo stupro nei giardinetti di Piazza Duca d’Aosta. Ora si attende la convalida del fermo da parte del gip Patrizia Nobile, dopo le indagini della pm Alessia Menegazzo e del procuratore aggiunto Letizia Mannella, che hanno ricostruito ogni tassello. Una vicenda agghiacciante che i verbali stesi sulla base della ricostruzione della vittima, alza l’asticella della paura ed eleva ai massimi livelli l’allarme sicurezza a Milano. E allora: «All’1.30, dopo la chiusura della stazione, sono uscita in Piazza Luigi di Savoia», racconta la 36enne. «Sono stata avvicinata da un mio connazionale, mi ha confidato di essere originario anche lui del Marocco. Abbiamo parlato per alcuni minuti. Gli ho detto che sarei andata in Francia. “Anche io”, ha risposto lui».

L’aggressore l’aggancia con una normale conversazione, poi tutto cambia

Una conversazione banale, apparentemente amichevole. Poi, nel giro di pochi istanti, tutto cambia… «Mi ha afferrato la mano, mi ha trascinato nei giardinetti, con forza mi ha abbassato i jeans e mi ha violentata», riferisce la Repubblica sull’accaduto, proseguendo: «È durata mezz’ora, io ho perso i sensi». Non solo. Secondo quanto riporta il quotidiano, «al suo risveglio, l’uomo cerca di violentarla di nuovo. Lei cerca di resistere. “Stringevo le gambe, mi ha preso a schiaffi”. Su questo primo stupro gli investigatori sono ancora al lavoro, alla ricerca di immagini o testimoni che possano dare ulteriore riscontro». Si arriva così intorno alle 5 del mattino. E per la vittima non è ancora finita. La violenza, infatti, come testimoniano le telecamere dello scalo ferroviario milanese, continua all’interno della Stazione Centrale.

«Mi ha trascinato dentro la stazione ferroviaria e nell’atrio mi ha aggredito nuovamente»

Tra i corridoi della struttura, «dove vittima e aggressore vengono ripresi mentre camminano nel corridoio delle biglietterie  alle 5.06», racconta sempre Repubblica. «Mi ha trascinato dentro la stazione ferroviaria – prosegue quindi la vittima –. E nell’atrio mi ha aggredito nuovamente, cercando di baciarmi sulla bocca e sul collo», e tentando con la forza un altro approccio sessuale. Tutto immortalato nei video delle telecamere interne: «Mi sono difesa, gli ho dato due calci al fianco, lui mi ha trascinato nell’ascensore». Dove poi il marocchino 26enne la stringe, la immobilizza, la palpeggia, tenta di baciarla. La donna resiste, ma è costretta a subire quegli approcci, anche se riesce a evitare un rapporto sessuale completo, e finisce a terra. Paralizzata dal terrore, prova a spingere il tasto dell’allarme, ma non riesce a raggiungerlo.

Stuprata in Stazione Centrale: nei verbali della vittima il racconto dell’orrore durato ore

La colluttazione tra i due, nel frattempo prosegue sul pavimento del corridoio. Finché un uomo – dopo il passaggio di diversi passanti che notano i due, ma proseguono oltre – non sente le grida della vittima e avverte un vigilante. Lo strazio è al culmine. La donna, sfinita, è in terra. Il suo aggressore si allontana: le forze dell’ordine lo staneranno poco dopo e poco distante, tranquillamente disteso sull’erba…

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