Milano, ragazza di 21 anni violentata in pieno giorno sul treno dei pendolari. E’ caccia all’aggressore
Una ragazza di 21 anni è stata violentata a Milano sul treno dei pendolari, molto frequentato e su cui viaggiano solitamente i pendolari. A raccontarlo è stata la ragazza stessa al Corriere di Bergamo, al quale riferisce di aver chiesto delle indicazioni all’uomo in merito al treno per Bergamo prima dell’aggressione. Doveva raggiungere il fidanzato. Il tutto è iniziato nella stazione milanese del passante di Porta Garibaldi. Lui le ha consigliato di prendere quello delle 10.26 diretto a Treviglio. E così è stato. Ma quando sono scesi tutti i passeggeri, lui le sarebbe saltato addosso.
21enne violentata sul treno dei pendolari sulla linea Milano Bergamo
«Senza neanche accorgermene, mi ha afferrata e tirata verso di sé. Mi ha costretta a stendermi con la forza sui sedili; poi mi è salito sopra mentre io ero stretta tra il finestrino e un sedile». Questo il racconto della 21enna alla polizia. «Ha iniziato a baciarmi in bocca e sul collo, mi sono sentita le mani addosso dappertutto. Avevo i pantaloni abbassati. Per lo choc ho perso conoscenza». Dopo questo primo momento di svenimento, inizialmente sopraffatta dalla violenza dell’uomo, è riuscita a liberarsi dalla morsa. E a fuggire verso la testa del treno per chiedere aiuto. Lo ha trovato nel controllore e negli agenti di una pattuglia della Polfer di Treviglio. «Ho iniziato a correre – prosegue il racconto – finché ho trovato il controllore. Con lui siamo corsi fino in cima al treno, dove c’era la polizia. Le porte del treno sono state immediatamente chiuse, è stata fatta arrivare una pattuglia, ma lui era riuscito a scappare: credo tra Forlanini e Porta Vittoria».
Milano, violentata sul treno in pieno giorno. E’ caccia all’aggressore
I poliziotti infatti hanno dato subito l’ordine di chiudere le porte, ma l’uomo non era più a bordo: secondo i primi accertamenti – ricostruisce Il Giorno– potrebbe essere sceso alla fermata Lancetti. La ragazza è ora in ospedale a Treviglio. Le indagini della polizia ferroviaria sono scattate e, come sempre in questi casi, un aiuto decisivo potrebbe arrivare dalle telecamere di videosorveglianza installate a Garibaldi e a Lancetti, che potrebbero aver ripreso il volto dell’aggressore in fuga. La vittima ha descritto il presunto colpevole come un uomo di 40 anni dalla pelle scura, apparentemente un sudamericano. Il treno è stato fermato per circa 40 minuti, ma le autorità non sono riuscite a individuare il responsabile. La 21enne è all’ospedale di Treviglio in codice giallo.
Un’altra violenza sessuale solo due giorni fa
A Milano l’insicurezza regna sovrana. Solo due giorni fa la polizia ha sottoposto a fermo un cittadino marocchino di 37 anni; regolare sul territorio nazionale, gravemente indiziato della violenza sessuale consumata lo scorso fine settimana. La ragazza era in difficoltà e l’uomo si era offerto di aiutarla. La ragazza era rimasta senza telefono cellulare. Aveva perso di vista i propri amici quando l’uomo, offrendole la propria assistenza, dopo aver guadagnato la fiducia della vittima, l’ha condotta in un luogo appartato. Là aveva predisposto un giaciglio di fortuna. Ha minacciato la giovane anche con un coccio di bottiglia, l’ha costretta a subire atti sessuali. Le indagini sono state avviate nell’immediatezza dei fatti. Gli agenti hanno effettuato l’analisi delle immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona dei fatti. Poi hanno ascoltato alcuni testimoni mentre la polizia scientifica ha fatto i rilievi tecnici effettuati .