Nella sceneggiata tra Carletto e Matteo irrompe anche la Boschi: “Ma Calenda che vuole”?

12 Apr 2023 8:07 - di Lucio Meo

Carlo Calenda affida al Corriere della Sera il suo sfogo, il giorno della rottura annunciata con Renzi e con il Terzo Polo che rischia di andare in frantumi, ma intanto spunta la Boschi, nella stessa pagina di giornale, a rimbeccarlo e minacciarlo. “Sono 48 ore che vengo bersagliato da attacchi anche personali da parte di quasi tutti i dirigenti di Italia viva. Il punto per noi è politico: Renzi si rifiuta di prendere l’impegno di sciogliere Italia viva quando nascerà il nuovo partito e sta bloccando ogni passo avanti sulla strada del partito unico. E questo è un problema: se da due partiti non nasce un partito ma ne nascono tre significa semplicemente che vuoi tenerti le mani libere”, sono le parole pesantissime di Calenda. Alla quali per il momento Renzi non replica ma lascia parlare la sua fedelissima, Maria Elena Boschi. Non tenera con Carletto…

Calenda contro Renzi, la Boschi s’inserisce per fare da “benzina”

Maria Elena Boschi, fresca di nomina in Commissione Vigilanza Rai in quota Renzi, viene mandata avanti dal “capo” per rimbeccare Calenda e avvisarlo: “Renzi stavolta non c’entra niente. Si è messo da parte con umiltà, caratteristica che pure non è la più renziana. Ma oltre che fargli fare un passo indietro cosa puoi chiedere a Renzi? Calenda deve mettersi d’accordo su che cosa vuole: se è il congresso democratico, lo avrà. Se vuole una federazione, l’avrà. Se vuole far saltare tutto, nessuno potrà fermarlo. Ma agli occhi degli elettori il responsabile sarà soltanto lui”.

Il leader di Azione è arrabbiato: “Io lavoro 24 ore al giorno e lui…”

Calenda, al Corriere, imputa a Renzi un certo disimpegno: “Oggi nel Comitato politico del Terzo polo non c’è nessuno che può prendere impegni per Italia viva. Le sembra normale? E anche il gruppo che doveva studiare le regole del congresso non riesce più a riunirsi perché da Italia viva non danno disponibilità. Quindi Renzi deve fare chiarezza… Mi rifiuto di fare è di girare l’Italia come un pazzo insieme a Elena Bonetti, produrre proposte e nel contempo avere una persona che è in altre cose affaccendato ma da cui dipende ogni singola decisione. Non puoi fare credibilmente un partito con uno che ti avverte che farà il direttore del Riformista un quarto d’ora prima che accada”.

E il futuro del Terzo Polo? “Io continuo a pensare che ci sia uno spazio politico ma questo spazio non si materializza se tu passi tutta la tua giornata a rispondere ai retroscena che vengono innescati da Italia viva e alle dichiarazioni contro dei suoi dirigenti per non arrivare a una decisione sul partito unico… ho l’impressione che lui voglia bloccare tutto fino alle Europee ritardando ogni decisione e poi si vedrà in attesa della prossima mossa del cavallo. A differenza di Renzi su questo partito lavoriamo tutti 25 ore al giorno insieme a Elena Bonetti, con cui ho un ottimo rapporto. Ma il nostro progetto non può dipendere da una persona che per il 90% del suo tempo fa altro e che ogni tanto torna e dice o, non facciamo così…”.

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