Nomine, Meloni: “Abbiamo scelto competenze, non appartenenze. Vogliamo risultati per la Nazione”
Ci sono un criterio e un obiettivo chiari dietro le nomine ai vertici e nei consigli di amministrazione delle grandi partecipate statali stabilite ieri dal governo. A ribadirli, dopo averli più volte indicati, è stata Giorgia Meloni in una nota. Il criterio, dunque. “Le nomine dei nuovi vertici di Eni, Enel, Leonardo e Poste sono frutto di un attento percorso di valutazione delle competenze e non delle appartenenze”, ha spiegato il premier, aggiungendo che si tratta di “un ottimo risultato del lavoro di squadra del governo”.
Meloni: “Per le nomine abbiamo scelto le competenze, non le appartenenze”
Il presidente del Consiglio ha poi voluto ringraziare “chi ha servito l’Italia con passione in queste aziende”, anticipando il mandato cui dovranno assolvere i nuovi vertici. “Auguro ai prossimi amministratori buon lavoro”, ha detto Meloni, sottolineando che “il loro compito è quello di ottenere risultati economici solidi e duraturi nell’interesse della Nazione che rappresentano in tutto il mondo”.
Foti: “Nessuno può dire che siano frutto di lottizzazione”
Nel corso della trasmissione Porta a Porta è stato poi il capogruppo alla Camera di FdI, Tommaso Foti, a sottolineare che “nessuno può dire che con queste nomine vi sia stata una lottizzazione”. “Il criterio scelto dal presidente Giorgia Meloni è stato quello del merito”, ha ribadito, spiegando che “ci sono nomi, curriculum, esperienze e fatti concreti che questi amministratori hanno portato nella loro esperienza professionale e che sono stati valutati nel migliore dei modi”.
Al lavoro per la Nazione, non per un governo
“Facciamo a loro il nostro augurio di buon lavoro in settori strategici per l’Italia nel mondo: i loro risultati positivi non saranno quelli di un governo ma riguarderanno tutta la Nazione”, ha concluso Foti. Del fatto che si sarebbe puntato “sulla qualità” ha parlato anche Antonio Tajani prima che le nomine fossero ufficializzate.: “Quello che conta è la competenza, non è la lottizzazione che non porta da nessuna parte”.