Notte tranquilla per Berlusconi: “Reagisce alle cure”. Gufi in azione in borsa: impennata Fininvest
“Ho parlato poco fa con il professor Zangrillo, mi ha detto che Silvio Berlusconi ha riposato bene, che è sottoposto a cure intensive e sta reagendo positivamente alle cure”. A confermare i segnali di ottimismo giunti già ieri dal San Raffaele è stato Antonio Tajani, nel corso della trasmissione Agorà. Le parole del vicepremier confermano le indiscrezioni emerse di primo mattino che riferivamo di una notte tranquilla per il Cav, che sta rispondendo bene alle cure, sebbene sarà necessario qualche giorno per osservarne a pieno gli effetti. Oggi, secondo quanto emerso, il leader azzurro sarà sottoposto ad altri accertamenti.
I gufi scommettono sui riassetti societari
Il ricovero e l’annuncio della malattia di Silvio Berlusconi hanno avuto ripercussioni anche sulla Borsa: i titoli dell’universo Fininvest, dopo un’apertura al ribasso, ieri sono poi schizzati, facendo supporre un tentativo di speculazione. Sullo sfondo c’è l’ipotesi che le condizioni di salute del Cavaliere possano portare a un riassetto delle quote societarie, aprendo delle crepe in un impero che ad oggi, come dimostrato dal caso Vivendi, è organizzato in modo da essere impenetrabile.
Occhi puntati sul 61% di quote nelle mani di Berlusconi
Sostanzialmente i mercati, a dispetto dei segnali di ottimismo sulle sue condizioni, scommettono sulla morte di Berlusconi e, a caduta, sulla spartizione del suo 61,2% di quote che il Cavaliere ha tenuto per sé, anche dopo le redistribuzioni ai figli. Gli analisti si esercitano su diversi scenari rispetto agli assetti ereditari, che potrebbero cambiare le geometrie di un impero Fininvest attualmente pensato per essere inattaccabile senza la volontà della famiglia.
I possibili scenari ereditari
In particolare, a suscitare interesse è l’ipotesi che Silvio Berlusconi possa decidere di dividere le proprie quote in parti uguali tra tutti i figli. Circostanza che porterebbe Barbara, Eleonora e Luigi, i figli di Veronica Lario, ad avere complessivamente una quota di maggioranza rispetto ai fratelli Marina e Pier Silvio, oggi saldamente alla guida delle aziende di famiglia. Ugualmente, però, si sottolinea che, al di là della legittima, balla il 30% di eredità, e quindi anche di quote, che è nella piena disponibilità delle scelte del Cav. Dunque, gli assetti potrebbero essere sistemati in modo da impedire le conseguenze di spaccature dinastiche che dovessero eventualmente emergere se e quando dovesse venire meno l’effetto collante che sempre Berlusconi ha saputo esercitare in famiglia.
Il segnale che arriva dalle ultime scelte politiche di Berlusconi
Del resto, anche se si guarda allo scenario politico i segnali vanno esattamente in quella direzione: i recenti riassetti all’interno di Forza Italia, infatti, fanno pensare alla preoccupazione di saldare in un momento in cui sembrava che le spinte centrifughe stessero prendendo il sopravvento. Così, mentre i gufi – politici e finanziari – scommettono sul diluvio, il messaggio giunto da Arcore è ancora quello di un Berlusconi che guarda all’unità. Nella politica e, c’è sa supporre, anche nelle aziende.