Orsa Jj4, Fugatti firma nuova ordinanza di abbattimento. L’ira dei biologi, il no della Brambilla

28 Apr 2023 20:06 - di Redazione

Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato una nuova ordinanza di abbattimento per l’orsa Jj4, catturata dai forestali e rinchiusa nel rifugio Le Casteller a Trento dopo aver aggredito e ucciso il runner Andrea Papi, 26 anni, nei boschi di Caldes, in valle di Sole.

Ma il gesto di Fugatti scatena l’ira di biologi e associazioni che si oppongono con forza al provvedimento contro l’orsa JJ4.

Incredibile e spietato il nuovo decreto del presidente Fugatti. Nel caso si eseguisse l’abbattimento, l’Oipa presenterà una denuncia in Tribunale per uccisione non necessitata e invita i veterinari a non eseguire l’eutanasia, come indicato dal loro Ordine professionale di Trento”, avverte, con una nota, l’Organizzazione internazionale protezione animali nella quel evidenzia come anche “l’Ordine nazionale dei biologi dice no all’abbattimento dell’orsa e auspica ‘una pronta indagine sulle responsabilità delle istituzioni’.

Anche i biologi dichiarano che ‘affrontare il problema della convivenza tra l’uomo e gli orsi nei boschi del Trentino per i biologi esperti non può prescindere da una valutazione più ampia del rapporto tra l’essere umano e gli ecosistemi di cui esso stesso fa parte'”.

JJ4 non si tocca – tuona la parlamentare azzurra Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente. – Fugatti la smetta con l’ossessione barbarica della legge del taglione da applicare ad un’orsa in cattività che non può far male a nessuno: atteggiamento privo di qualsiasi giustificazione logica, scientifica o giuridica”.

”Il presidente-sceriffo, preda delle proprie pulsioni elettorali, offre in pegno sacrificale la vita di mamma orsa per coprire i propri errori, con la stessa leggerezza e la stessa ostinazione con cui, dodici anni fa, da deputato del Carroccio, voleva offrire stufato d’orso ai convitati della festa della Lega di Primiero”.

“Allora intervennero i Nas dei Carabinieri per bloccare l’inaccettabile iniziativa e i banchettanti rimasero a bocca asciutta – ricorda la Brambilla. – Ora ci auguriamo che la magistratura amministrativa metta fine a questo festival dell’arroganza, ad un piglio irrispettoso perfino dei sentimenti della famiglia del povero Andrea Papi, la cui umanità giganteggia sulla meschinità politico-amministrativa dell’aspirante “killer di orsi” Fugatti. Lo diffidiamo dal procedere con l’abbattimento: difenderemo JJ4 con ogni mezzo consentito dalla legge, a partire da un nuovo ricorso amministrativo”.

“Diciamo no all’abbattimento dell’orsa JJ4 ed auspichiamo, semmai, una pronta indagine sulle responsabilità delle istituzioni”, scrive anche il presidente della Fnob (Federazione nazionale degli ordini regionali dei biologi), Vincenzo D’Anna, esprimendo “forte dolore e grande dispiacere per la morte del runner Andrea Papi” oltre alla “convinta solidarietà nei confronti dei suoi familiari”. Tuttavia, è il suo ragionamento: “la domanda che molti, in questi giorni, si stanno ponendo, è quale colpa possa mai essere attribuita all’orsa per quella mortale aggressione, esprimendo una valutazione di tipo morale che non può essere adottata per un animale che si muove in base al proprio istinto”.

Per D’Anna: “il dibattito innescatosi sul drammatico incidente dovrebbe andare oltre l’aspetto empatico ed il singolo evento stesso. Affrontare il problema della convivenza tra l’uomo e gli orsi nei boschi del Trentino, per i Biologi esperti nel ramo compulsati dalla Federazione degli Ordini Regionali dei Biologi, non può prescindere da una valutazione più ampia del rapporto tra l’essere umano e gli ecosistemi di cui esso stesso fa parte”. “Le conseguenze di una gestione irresponsabile e dello sfruttamento incondizionato delle risorse naturali sono evidenti e, ora come non mai, siamo tutti consci di quanto sia necessario porvi rimedio” prosegue il rappresentante dei Biologi italiani. “L’abbattimento di JJ4 come risposta ad un evento rispetto al quale l’animale non ha colpe (essendosi limitato ad adottare un meccanismo di difesa della prole comune a tutti i mammiferi e dettato dall’istinto), vorrebbe dire abdicare alla visione antropocentrica che ha avuto le conseguenze di cui tutti siamo consci” aggiunge ancora D’Anna.

“L’inutile sacrificio di JJ4” significherebbe, per il presidente della Fnob: “avallare un approccio non ecocentrico che i biologi non possono accettare. Noi biologi vantiamo, infatti, tra le nostre competenze, l’ecologia e la scienza dell’ambiente, e su questa conoscenza basiamo il nostro giudizio”. “Ribadendo con forza l’opposizione alla soppressione dell’orsa JJ4 ed auspicando invece che la stessa possa ricongiungersi ai cuccioli, la Fnob si rende disponibile ad affiancare le istituzioni e gli altri Ordini professionali coinvolti con il proprio supporto scientifico e contributo fattivo al fine di addivenire ad una gestione consapevole del progetto Life Ursus” conclude il presidente D’Anna.

Commenti

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  • Luigi Maris Gandolfi 30 Aprile 2023

    In breve questo accanimento verso l’ orsa JJ4, peraltro non condiviso dai genitori del compianto runner morto, vuole solo coprire le vere responsabilità di questa morte. Chi ha reintrodotto questi animali nel Trentino paghi di persona, intendo sia condannato a pagare il trasferimento di tutti gli animali ritenuti non compatibili con gli umani all’ estero, in un parco sicuro. La magistratura indaghi. Dato che un milione di € per reintrodurre gli Orsi in Trentino è stato versato dalla Comunità Europea ritengo che anche alla Corte Europea ci si possa appellare per evitare una carneficina di orsi. Caro Fugatti la Lex Talionis se correttamente applicata andrebbe applicata agli umani che vogliono abbattere una femmina di orso, notoriamente iperprotettiva verso i suoi piccoli, sino al momento in cui ritenga che debbano lasciarla. Sino a quel momento proteggerà i suoi cuccioli senza ragionare in alcun modo, è un animale e si comportera’ come tale. Se lei è in grado di farlo la invito a ragionare in modo diverso da un orso e a correggere il tiro sinché può farlo. Aggiungo solo il mio profondo dolore per la perdita della famiglia, perdere il figlio è il dolore più terribile che due genitori possano provare. Se il morto fosse stato mio figlio avrei pregato Dio perché Lei fosse affidato alle amorevoli cure di una femmina di orso con cuccioli al seguito. Magari potrebbe semplicemente ignorarla, mostrando una pietà che mi pare non le appartenga.