Più assunzioni nei ministeri e stabilizzazione dei precari: la bozza del dl del governo sulla Pa

4 Apr 2023 14:03 - di Redazione
Palazzo Chigi

Rafforzamento organizzativo delle amministrazioni che attuano il Pnrr e della capacità amministrativa degli enti locali;  più assunzioni nei ministeri: sono alcune delle misure previste in una bozza di decreto legge sulla P.a, che dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri giovedì. Il testo, di 30 articoli, prevede, fra l’altro, anche un monitoraggio delle riforme per la pubblica amministrazione, e disposizioni in materia di servizio di pubblica utilità del numero 1500 e salvaguardia dei livelli occupazionali necessari al suo funzionamento, nonché modifiche alla disciplina dell’Inviato speciale per il cambiamento climatico.

Pubblica amministrazione, in arrivo tremila assunzioni

Nella bozza sono previste circa 3mila assunzioni nella Pubblica amministrazione, 1.700 sono straordinarie e un migliaio, fra il 2023 e il 2026, per le forze dell’ordine. Scorrendo le tabelle allegate rese note dall’Ansa, oltre un migliaio sono destinate ai Ministeri, fra dirigenti, funzionari e assistenti: 301 all’Interno, 11 alla Cultura, 20 alle Infrastrutture, 210 agli Esteri, 103 all’Agricoltura, 4 all’Ambiente, 4 a Università e ricerca, 2 al Ministero per imprese e made in Italy, 350 funzionari a quello del Lavoro, 142 al Turismo, 49 alla Salute. Un contributo una tantum di 40 milioni è previsto per garantire la sostenibilità degli adeguamenti tecnologici richiesti ai gestori di Spid e per la fornitura di servizio di identità digitale con nuove modalità operative imposte dal Pnrr. Si tratta di  un emendamento del governo al decreto Pnrr in discussione in commissione al Senato. Il contributo – dice la relazione – è a ristoro dei costi per l’adeguamento delle infrastrutture tecnologiche alla crescente domanda da parte di utenti e service provider pubblici e per garantire l’allineamento costante dei dati comunicati in fase di richiesta delle identità digitali con i dati presenti in Anpr.

Il salva pensionati

Il testo prevede che le amministrazioni pubbliche possano trattenere in servizio il personale dirigenziale “in possesso di specifiche professionalità”; o possono, altresì, “conferire incarichi dirigenziali o direttivi retribuiti al personale collocato in quiescenza, per un periodo non superiore a due anni; e comunque in misura non superiore al 10 per cento delle facoltà assunzionali disponibili a legislazione vigente”. La bozza prevede anche la stabilizzazione dei precari che hanno lavorato in Regioni, Province e Comuni per almeno tre anni: il decreto sulla Pubblica amministrazione  introduce diverse misure per rafforzare la capacità amministrativa degli enti locali. In particolare si dà la possibilità a Regioni, Province e Comuni di procedere alla stabilizzazione fino al 31 dicembre 2026 che abbiano superato i 36 mesi a tempo determinato, nei limiti della pianta organica e previo superamento di un “colloquio selettivo”. “Bisogna essere occupanti più che preoccupati. Se noi siamo convinti che l’antidoto ad una crescita stagnante è il Pnrr è chiaro che dobbiamo lavorare tutti insieme per questo obiettivo. E anche il governo italiano è convinto di questo”. Così si è espresso il  commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, nel corso dell’evento di inaugurazione di Pavia capitale della cultura d’impresa 2023. La commissione europea – ha aggiunto – lavorerà con il governo per rendere questi programmi attuabili”

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *