Pnrr, l’Ue certifica i guai ereditati: no agli stadi di Firenze e Venezia. Il governo al lavoro per rimediare

22 Apr 2023 16:40 - di Natalia Delfino
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La Commissione Ue ha detto no ai progetti degli stadi di Venezia e Firenze, che i precedenti governi avevano inserito nel Pnrr nell’ambito dei Piani urbani integrati delle due città. A darne notizie è stato il ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Raffaele Fitto, ricordando che il governo si era immediatamente attivato per affrontare la questione al centro degli ulteriori approfondimenti richiesti da Bruxelles quando ha rinviato l’erogazione della terza tranche di pagamento.

Il no della Commissione Ue agli stadi di Venezia e Firenze

“Gli interventi del Bosco dello Sport di Venezia e dello stadio Franchi di Firenze non potranno essere rendicontati a valore delle risorse Pnrr. I servizi della Commissione, infatti, a seguito di un ulteriore approfondimento istruttorio, hanno confermato la non eleggibilità di entrambi gli interventi nell’ambito dei Piani urbani integrati (Pui) delle rispettive città metropolitane”, ha spiegato Fitto.

Le misure sono state approvate nell’aprile del 2022

“I Pui erano stati approvati con decreto del ministro dell’Interno di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze il 22 aprile 2022. A fronte delle osservazioni pervenute a fine marzo 2023, il governo – ha proseguito il ministro – il 4 aprile ha convocato i sindaci delle città metropolitane di Venezia e Firenze, al fine di acquisire ogni elemento utile per superare le criticità segnalate. Elementi poi trasmessi alla Commissione e oggetto di due ulteriori incontri tecnici”.

Fitto: “Il governo lavora al tempestivo sblocco della terza rata Pnrr”

Ieri sera la notizia dell’inammissibilità dei due progetti. “I servizi della Commissione europea, pur apprezzando lo sforzo del governo, hanno confermato l’ineleggibilità degli interventi dello Stadio di Firenze e del Bosco dello Sport di Venezia che pertanto non potranno essere rendicontati a valore delle risorse Pnrr”, ha chiarito ancora Fitto, spiegando che “la Commissione ha richiesto poi al governo di adottare gli atti necessari alla formalizzazione di quanto comunicato, per finalizzare la positiva verifica di tutti gli obiettivi al 31 dicembre 2022, necessari allo sblocco della terza rata da 19 miliardi di euro”. “Il governo – ha concluso il ministro in una nota – nei prossimi giorni verificherà e attiverà ogni azione necessaria per assicurare il tempestivo sblocco della rata”.

Nardella ringrazia il governo per aver difeso il progetto

L’impegno del governo per cercare di salvare la situazione è stato riconosciuto anche dal sindaco Pd di Firenze, Dario Nardella. “Ringrazio il ministro Fitto e il governo per aver difeso il progetto, condividendo con il Comune di Firenze le motivazioni a difesa della correttezza del procedimento adottato. A questo punto – ha detto Nardella – chiediamo allo Stato italiano di lavorare insieme a una soluzione per sostituire la quota mancante e coprire quindi l’intero importo”. Anche il Comune di Venezia, in una nota, esprimendo “stupore e contrarietà” per la decisione Ue, ha ribadito “la fiducia nel nostro governo per trovare una soluzione positiva alla questione”.

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