Polonia-Italia, asse di ferro. Legutko (Ecr): “In sintonia con la Meloni anche sui valori etici e politici”
“Il presidente Duda ha perfettamente ragione. Il governo polacco è soprattutto in sintonia con il principale partito italiano e con la premier, che da subito si è mostrata critica nei confronti di Mosca, ha espresso dubbi sulla politica europea del gas – in particolare sulle posizioni franco tedesche – e ha caldeggiato l’indipendenza dal regime russo. Meloni e i polacchi hanno sempre saputo che dipendere da Mosca ci si ritorcerebbe contro». Parole chiare, quelle espresse sulla Stampa dal professor Ryszard Legutko, esponente del partito sovranista al governo della Polonia, Diritto e Giustizia, già senatore, vicepresidente del Senato, ministro dell’Istruzione, segretario di Stato, oggi europarlamentare e dal 2017 anche copresidente dei Conservatori e Riformisti europei.
Polonia-Italia, Legutko vede una linea comune con il governo Meloni
Legutko commenta così l’incontro tra Duda e il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, stigmatizzando l’asse politico solidissimo anche tra i due governi. “Sull’Europa c’è totale sintonia. Sono convinto che anche Meloni abbia da ridire sul centralismo politico di Bruxelles. La Commissione europea ha un enorme potere ma ha una legittimità democratica limitata perché non è eletta direttamente dai cittadini, i suoi membri sono paracadutati lì dai partiti, nessuno li ha scelti davvero. La sintonia con il governo italiano è anche sui valori etici, in un contesto in cui si sta cercando di smantellare la società in nome di una non meglio precisata identità europea”.
La comunanza sui valori etici, dalla famiglia al gender
I valori politici, ma anche quelli etici, secondo il professor Ryszard Legutko, sono identici. “Noi difendiamo la famiglia e i valori cristiani mentre assistiamo a ripetuti tentativi di manipolazione ideologica e smantellamento della società in nome di ideologie come quella di genere. La coppia è quella tra un uomo e una donna, qua vogliono farci credere che ci sono 49, 67 generi, c’è gente che vorrebbe abolire il Natale. Ma per favore… “. Critiche arrivano anche sul fronte europeo. “L’Unione europea vuol far cadere il governo polacco, gli rende la vita il più difficile possibile mentre sostiene le opposizioni in vista delle elezioni del prossimo autunno. Prendiamo il caso dell’accoglienza dei profughi ucraini: 1,5 milioni ospitati in Polonia, in case vere, non in campi, ma all’Europa non importa, vuole solo cambiare il governo. Sa, i liberali di sinistra non tollerano i conservatori…”.