Polonia, profanato un altro monumento dedicato a papa Wojtyla: è il terzo caso in tre giorni
Ancora profanazioni di Giovanni Paolo II. È stato imbrattato di vernice rossa anche l’altro monumento dedicato a papa Wojtyla che si trova davanti alla chiesa di Stalowa Wola in Polonia. Lo rende noto l’agenzia Pap. Informando anche del comunicato della diocesi secondo la quale si dà la colpa “alle calunnie diffuse da alcuni media” contro il pontefice. Si tratta ormai del terzo caso di profanazione dopo quello di due giorni fa a Breslavia (dove è stato macchiato il murale che rappresenta santo Giovanni Paolo II) e quello di Lodz.
Polonia, profanato il monumento a papa Wojtyla
Particolare scalpore ha destato la profanazione del monumento dedicato al Pontefice che si erge davanti alla cattedrale di Lodz. L’atto vandalico è avvenuto, infatti, proprio nel 18esimo anniversario della morte di Wojtyla. I media locali hanno precisato che il monumento che ritrae il pontefice è stato in parte imbrattato con della vernice rossa e gialla. Mentre sul piedistallo è comparsa la scritta scritto in bianco Maxima Culpa.
Terzo caso di profanazione in tre giorni
Il riferimento è all’omonimo libro pubblicato di recente da un corrispondente olandese in Polonia, Ekke Overbeek. A suo dire, Wojtyla da cardinale di Cracovia avrebbe coperto i preti della sua diocesi colpevoli di abusi sessuali su minorenni.
Vernice rossa e gialla con la scritta Maxima Culpa
Accuse che riecheggiano anche nel programma del canale privato Tvn realizzato da Maciej Gutowski. Sia quest’ultimo che il volume di Overbeek sono stati duramente attaccati dal partito Jaroslaw Kaczynski. Uomo forte della destra polacca, che in occasione dell’anniversario della morte di papa Giovanni Paolo II, ha accompagnato il premier Mateusz Morawiecki a far visita a Wadowice, città natale di Wojtyla.
Marce nazionali a difesa di Giovanni Paolo II
In «difesa del Papa» (e in vista delle elezioni politiche del prossimo autunno), oggi diverse città polacche hanno organizzato delle marce nazionali. A Varsavia vi hanno partecipato circa 40 mila persone, con bandiere sia del Vaticano che della Polonia.